Nel mondo degli indicatori di analisi tecnica, il Pivot Point è uno dei più conosciuti in assoluto. Viene utilizzato soprattutto sul mercato azionario, che chiudendo e riaprendo di giorno in giorno si presta bene a questo tipo di strumento. Il suo obiettivo è quello di aiutare il trader a interpretare il sentiment, cioè l’atteggiamento della maggior parte degli investitori per la giornata di negoziazioni in corso.
L’idea di base dietro a questo indicatore è che ogni giornata di negoziazioni possa avere un sentiment rialzista o ribassista. Studiando il modo in cui il prezzo si comporta in relazione all’apertura e alla chiusura del giorno precedente, si potrebbe quindi capire quali giornate sono rialziste e quali giornate sono ribassiste. Così nelle giornate rialziste si potranno considerare solo le operazioni di acquisto e in quelle ribassiste solo le giornate di vendita, investendo sempre a favore del trend.
Pivot Point – riepilogo:
❓ Cos’è: | Indicatore tecnico |
🎯 A cosa serve: | Prevedere movimento di prezzo |
🛠 Strumenti a supporto: | Metodo Fibonacci |
📍 Dove usarli: | eToro / XTB / AvaTrade |
💶 Capitale per iniziare: | 50 € |
Chiaramente la realtà è più ricca di sfaccettature, ma il Pivot Point è uno strumento che all’atto pratico si dimostra piuttosto affidabile. Inoltre è presente su tutte le piattaforme di trading più importanti, inclusa quella di eToro.
Oggi vogliamo spiegare come funziona e come utilizzarlo nelle operazioni di trading, anche combinandolo ad altri strumenti per ottenere delle strategie complete. Lo segnaliamo subito perché eToro consente di copiare quello che fanno i migliori trader della piattaforma, grazie ad un software brevettato.
In questo modo persino un principiante può ottenere fin dal primo giorno gli stessi risultati di un professionista degli investimenti. E se vuole, può anche imparare osservando quello che fanno i migliori.
Clicca qui per registrarti su eToro
Indice
Cosa sono i Pivot Point nell’analisi tecnica
Come probabilmente saprai già, l’analisi tecnica è un approccio che studia i grafici attraverso la matematica e la statistica. Gli alleati di chi usa questo approccio sono gli indicatori e gli oscillatori, che funzionano come dei “semafori”. In base alla lettura degli indicatori, il trader può capire se sia il caso di eseguire un’operazione o se sia il caso di evitarlo.
L’indicatore Pivot Point mostra delle linee sul grafico che vengono utilizzate come supporti e resistenze. Le linee sono quattro e ognuna di queste rappresenta un livello ben preciso:
- Il prezzo massimo raggiunto da uno strumento finanziario nel giorno di negoziazioni appena concluso
- Il prezzo minimo raggiunto dallo stesso strumento nel giorno di negoziazioni appena concluso
- La chiusura del giorno appena concluso
- Il quarto valore è dato dalla somma dei primi tre, divisa per 3. Si tratta dunque della media semplice tra gli altri tre livelli.
Il quarto valore rappresenta il Pivot Point, o in italiano “punto di Pivot”. Se nella giornata successiva di negoziazioni il prezzo si trova al di sopra del punto di Pivot, questo viene considerato un segnale rialzista e suggerisce ai trader di entrare nel mercato con posizioni di acquisto.
Al contrario, quando il prezzo si trova al di sotto del punto di Pivot significa che il sentiment del mercato è ribassista. In queste condizioni i trader potrebbero preferire delle operazioni di vendita.
Parliamo di segnali perché si tratta di momenti che danno il “via libera” all’investimento: solitamente, infatti, è proprio in questi momenti che si entra a mercato comprando o vendendo gli asset sui quali stiamo investendo.
Ciò implica di prestare estrema attenzione all’evoluzione dei grafici di prezzo, così da non perdere l’attimo propizio. Oggi però esiste uno strumento di supporto che permette sia a chi non ha ancora grande esperienza, sia a chi non ha molto tempo da trascorrere davanti ai grafici, di non perdere mai l’occasione di investire al momento giusto.
Parliamo dei Segnali di Trading di AvaTrade: come il nome stesso fa capire, si tratta di notifiche che vengono inviate in tempo reale agli iscritti al broker, che possono così ottimizzare i propri profitti grazie a un servizio di analisi professionale ed estremamente affidabile.
Clicca qui per scoprire di più sui Segnali di Trading di AvaTrade
Come trovare il Pivot Point
Ovviamente è possibile anche procedere in autonomia e calcolare da sé i Pivot Point.
Per calcolare la posizione del Pivot Point non è nemmeno necessario utilizzare una piattaforma. Volendo lo si può fare a mano, perché la formula è molto semplice e il valore del punto non cambierà fino alla giornata di negoziazioni successiva.
Normalmente i trader calcolano il Pivot Point la mattina, prima che il mercato apra. Se è giovedì, ad esempio, utilizzeranno i dati del mercoledì.
Si comincia andando alla ricerca del massimo (Max) e del minimo (Min) della giornata di negoziazioni appena conclusa. Se imposti il grafico a 1D, saranno il punto più alto e il punto più basso raggiunti dall’ultima candela del grafico. Dopodiché si traccia un altro livello in corrispondenza del prezzo di chiusura (Close).
A questo punto non rimane che calcolare il Pivot Point. Per farlo si utilizzerà la formula:
Pivot Point = (Max + Min + Close) / 3
Questo è il metodo tradizionale, ed è interessante notare alcuni aspetti di questo indicatore che lo rendono molto diverso da altri indicatori come il MACD o l’RSI. Tanto per cominciare, non ha nessuna importanza il time frame del tuo grafico: puoi selezionare 15M come 4H, ma la posizione del punto di Pivot non cambierà di una virgola. Inoltre non si sposta alla chiusura di ogni candela, come una media mobile, ma rimane fisso fino alla successiva giornata di negoziazioni.
Forse molti dei termini che abbiamo usato potrebbero apparirti poco chiari. Non devi preoccuparti: puoi trovare tutte le spiegazioni di cui hai bisogno sull’analisi tecnica (e su molto altro ancora) nel corso di trading gratuito di XTB.
xStation Academy è un vero e proprio percorso formativo completo, che parte dalle basi del trading per arrivare gradualmente ad affrontare gli argomenti più avanzati. In questo modo potrai imparare a usare i Pivot Point, integrandoli con gli altri indicatori tecnici, attraverso spiegazioni semplici e corredate da numerosi esempi pratici.
Clicca qui per iscriverti su xStation Academy
Come usare il Pivot Point
Usare il Pivot Point è molto semplice, più di quanto non lo siano gli altri indicatori di analisi tecnica. L’unico problema di questo strumento è che è anche molto meno chiaro nel generare i suoi segnali.
Normalmente, all’apertura dei mercati, si osserva la posizione del prezzo rispetto al Pivot Point. A meno che non siano uscite notizie estremamente importanti, è molto difficile che il prezzo apra subito al di sopra del Pivot Point. Può capitare nei momenti in cui esiste un forte trend rialzista di lungo termine, per cui la giornata precedente si è conclusa con una lunga candela verde la cui chiusura è stata molto vicina al massimo.
Nella maggior parte dei contesti il prezzo aprirà al di sotto del Pivot Point. I trader monitorano l’andamento delle prime 2-3 ore di scambi, dopodiché osservano nuovamente la posizione del prezzo rispetto al punto di Pivot. Se il prezzo lo ha superato, è probabile che sia una giornata di Borsa all’insegna dei rialzi. Questo significa che potrebbe essere un buon momento per entrare sul mercato e cercare di cavalcare i rialzi fino a sera.
Per applicare questa strategia, alla chiusura serale dei mercati si liquidano le posizioni. Questo perché bisognerà valutare di nuovo dove si trova il Pivot Point del giorno successivo, aspettare nuovamente che il giorno dopo si svolgano le prime ore di negoziazione e poi entrare sul mercato.
Puoi provare senza rischi ad applicare i segnali di trading del Pivot Point sui mercati finanziari aprendo un conto demo con AvaTrade. Riceverai un conto con denaro virtuale che potrai usare liberamente per applicare gli indicatori di analisi tecnica sui grafici in tempo reale.
Pivot point, esempi reali di segnali sui mercati
Per capire davvero come utilizzare il Pivot Point, la cosa migliore da fare sono degli esempi pratici basati sul concetto di supporto e resistenza.
Utilizzando questo indicatore, andremo a vedere degli esempi reali sui mercati finanziari in cui è stato in grado di suggerire delle posizioni utili. In un secondo paragrafo vedremo anche alcuni falsi segnali, in modo da comprendere anche i limiti dello strumento.
Nel nostro esempio abbiamo utilizzato un grafico del prezzo dell’oro dell’inizio del 2021. Come si può vedere, il prezzo ha raggiunto il suo punto di Pivot durante le prime ore di scambi della giornata e poi ha proseguito il suo rialzo fino alla chiusura del mercato. Questo è il tipico esempio di una sessione rialzista, in cui l’uso dell’indicatore è riuscito a prevedere il sentiment del mercato.
Facciamo anche un secondo esempio, questa volta tratto da un grafico azionario. Abbiamo scelto un grafico tratto dall’andamento delle azioni Amazon,
In questo caso il segnale è di vendita, perché il prezzo del titolo Amazon ha rapidamente tagliato a ribasso il supporto dato dal punto di Pivot nella sua prima candela di inizio giornata. Come il grafico evidenzia bene, la discesa della quotazione è poi andata avanti anche per tutto il resto della giornata.
Entrambi gli esempi sono tratti dalla piattaforma di eToro, che puoi provare gratis e senza rischi aprendo un conto demo. Su eToro, oltre a disegnare il punto di Pivot e i tre livelli tradizionali, la piattaforma aggiunge degli ulteriori livelli di supporto e resistenza per aiutare il trader a studiare l’andamento del trend in corso.
Se non hai ancora accumulato esperienza sufficiente, inoltre, eToro ti permette di investire comunque sui mercati reali con l’opportunità di arrivare a rendimento fin da subito. Grazie al Copy Trading, infatti, potrai copiare le operazioni di trader con più esperienza di te (e che sanno quindi come applicare i Pivot Point al meglio), così da ottenere i loro stessi rendimenti in rapporto al capitale investito.
Il Copy Trading è semplicissimo da usare: ti basterà accedere alla sezione dedicata, scegliere i trader da copiare, decidere quanto vuoi investire e dare l’ok alla piattaforma.
Clicca qui per investire con il Copy Trading di eToro
Esempi di falsi segnali del Pivot Point
Quando si impara ad utilizzare un nuovo strumento di analisi tecnica bisogna sempre tenere a mente che nessun indicatore è infallibile. Per questo è anche utile vedere le situazioni in cui questi “semafori” indicano la luce sbagliata. Abbiamo raccolto due esempi di falsi segnali che evidenziano le debolezze del Pivot Point.
Questo primo esempio è tratto dal grafico delle azioni Facebook. In questo caso il prezzo taglia a rialzo il punto di Pivot con una netta candela rialzista, ma incontra subito l’opposizione dei venditori. Anche se alla fine della giornata di scambi la chiusura è stata molto vicina al Pivot Point, rimane comunque un falso segnale.
Un secondo esempio è tratto dal grafico delle azioni Tesla, ma questa volta si tratta di un falso segnale di vendita. Il grafico ha completato due candele che sono chiuse al di sotto del punto di Pivot della giornata di negoziazioni, ma nonostante ciò si è visto un netto rimbalzo verso l’alto.
Quando si verifica una situazione di questo genere, è molto probabile che ci siano state delle notizie che hanno influenzato il mercato dei cambi o delle azioni. Le notizie possono cambiare il sentiment della giornata di negoziazioni, specialmente quando sono importanti.
Vantaggi e svantaggi del Pivot Point
L’indicatore Pivot Point è sicuramente utile per avere una lettura immediata della giornata di negoziazioni. Va molto bene quando bisogna dare uno sguardo ai mercati, ma è importante anche capire che non è perfetto. Soprattutto, non è perfetto perché raramente succede che il prezzo tagli a ribasso o a rialzo il punto di Pivot. Nella maggior parte dei contesti apre e chiude al di sopra o al di sotto del livello dell’indicatore, senza generare alcun segnale.
Per chi fa trading automatico questo non è un grande problema. Un robot di trading può analizzare centinaia di strumenti finanziari in una giornata, senza richiedere il tempo del trader. Prima o poi troverà sicuramente un asset che ha rotto il livello del Pivot Point a rialzo o a ribasso. Per chi fa trading discrezionale, invece, un indicatore che genera pochi segnali è un indicatore poco utile.
Per ottenere segnali più affidabili da questo indicatore, l’ideale è combinarlo con strumenti che possano confermare la forza del trend quando il prezzo oltrepassa il pivot point. Un esempio sono gli indicatori di momentum, che misurano lo slancio rialzista o ribassista di un trend mentre è in corso.
Può anche essere utile avere degli altri riferimenti sul grafico, come trend line e disegni delle figure di continuazione. In questo modo si possono identificare tutti i segnali che suggeriscono di convalidare o scartare la lettura offerta dal punto di Pivot.
Il Pivot Point è affidabile?
Il Pivot Point è un indicatore affidabile, per essere un singolo indicatore. Quando offre un segnale chiaro, tende a essere un segnale corretto. Per essere precisi, però, non tutti i segnali sono affidabili nello stesso modo. Il pivot point in senso stretto è piuttosto preciso, ma non gli altri livelli di supporto e resistenza che l’indicatore disegna sul grafico. Basta dare un’occhiata a un grafico e scorrerlo indietro per accorgersi che gli altri livelli chiave indicati dallo strumento sono spesso la fonte di falsi segnali.
Questo indicatore si può considerare come uno strumento di analisi comportamentale. Quando individua una giornata di negoziazioni in cui la domanda supera l’offerta, si unisce al trend per cercare di seguire il trend.
Dall’altra parte bisogna anche ricordare che l’analisi tecnica ha i suoi limiti e i suoi paradossi. Se il prezzo di uno strumento finanziario è 79.4$ e il suo Pivot Point è fissato a 80.2$, chi usa questo indicatore sarebbe felice di comprare a 80.3$ ma non di comprare a 79.4$. Manca una correlazione con i fondamentali del valore di un asset, per cui è uno strumento estremamente speculativo.
Conclusioni
Il Pivot Point è uno degli indicatori più semplici in ambito analisi tecnica e anche per questo è uno dei più usati. Al tempo stesso può fornire dei segnali di non facile lettura, motivo per cui dovrebbe essere usato in maniera integrata con altri indicatori per aumentarne l’affidabilità.
Se vuoi, puoi testare tu stesso l’affidabilità del punto di Pivot utilizzando un conto demo. Tutti i broker che abbiamo nominato nel corso di questa guida, ad esempio, ti permettono di aprire gratis un account e ricevere denaro virtuale da utilizzare sulle loro piattaforme (su AvaTrade puoi trovare Metatrader) per fare esperimenti con tutti gli indicatori che ritieni più interessanti.
Per aprire un conto demo, gratuito e privo di rischi, registrati su:
FAQ
Il Pivot Point, in analisi tecnica, indica il punto dato dalla divisione per 3 della somma di prezzo di massimo, prezzo di chiusura e prezzo minimo di uno strumento finanziario.
Normalmente quando il prezzo si trova al di sopra del Pivot Point lo si interpreta come un segnale del fatto che nel mercato c’è grande entusiasmo da parte dei compratori, dunque un segnale rialzista.
Tutti gli indicatori di analisi tecnica possono essere utili se interpretati nel modo corretto, ma nessuno di loro è infallibile. Per quanto il punto di Pivot possa essere affidabile, è importante inserirlo nel contesto di una strategia coerente.
Il Pivot Point viene calcolato di giorno in giorno. La natura stessa di questo strumento lo richiede, essendo pensato per comprendere il sentiment del mercato durante una giornata di negoziazioni.