Comprare azioni Xiaomi può essere una buona idea per tutti quegli investitori che cercano esposizione al mercato dell’elettronica di consumo. La società cinese, che opera in un mercato altamente competitivo, si è distinta negli anni per la capacità di portare sul mercato prodotti validi a prezzi contenuti; inoltre, come vedremo, il suo modello di business è leggermente diverso rispetto a rivali come Samsung e Apple.
Prima di cominciare la nostra analisi del titolo, vogliamo ricordare che Xiaomi è quotata a Hong Kong. La maggior parte delle banche italiane e dei broker più piccoli non permette agli utenti di accedere a questi titoli; per questo consigliamo di usare un broker come eToro, che offre facilmente accesso anche alle Borse asiatiche.
Indice
Xiaomi, il modello di business
Xiaomi è una società che copre ad ampio spettro il mercato dell’elettronica di consumo. Prima di investire, è bene sapere come guadagna l’azienda e quali sono le sue principali unità di business. Al momento, Xiaomi guadagna in prevalenza dalla vendita di smartphone, accessori tech indossabili, televisioni e altri dispositivi smart. Molti conosceranno la celebre linea Redmi, che include i telefoni del segmento più alto di Xiaomi.
Nel corso degli anni la società ha sperimentato con successo nel mondo dell’internet delle cose. Si tratta di applicare la tecnologia e la connessione a internet a oggetti che storicamente non erano connessi alla rete, in modo da migliorare le loro funzionalità e l’esperienza del cliente. Esempi sono le casse, la sveglia e purificatori d’aria: tutti oggetti che Xiaomi include nella sua linea di prodotti intelligenti.
Merita una menzione particolare il mondo dei monopattini elettrici, in cui la società è entrata con successo. I suoi prodotti sono popolari sia tra i clienti al dettaglio, sia tra le aziende che si occupano di installare monopattini in sharing nelle città. In questo campo è nata addirittura una collaborazione con il team Mercedes AMG Petronas di Formula 1, che ha aggiunto un’ulteriore riprova del posizionamento forte di Xiaomi sul mercato dei monopattini elettrici.
Principalmente i ricavi dell’azienda provengono proprio dalla vendita di prodotti fisici. Tuttavia ci sono alcuni servizi aggiuntivi che possono essere acquistati sui dispositivi Xiaomi per espanderne le funzionalità, e generano margini maggiori per l’azienda.
Come investire in Xiaomi
Puoi comprare azioni Xiaomi con qualunque broker che ti permetta di accedere ai titoli quotati sulla Borsa di Hong Kong. Come abbiamo accennato, la maggior parte delle banche italiane non offre la possibilità di investire su questi titoli; anche quando è possibile, di solito le commissioni sono alte. Parliamo di costi nell’ordine di 20-30€ per eseguito, cifre scomode per un investitore al dettaglio.
Il nostro consiglio è quello di utilizzare un broker online, per approfittare dei costi di intermediazione decisamente più bassi. In questo caso dobbiamo stare attenti alle truffe: per essere al sicuro, la cosa più importante è scegliere di operare con un broker regolamentato e autorizzato da Consob. I broker autorizzati sono sicuri e trasparenti, perché sono tenuti al rispetto di una lunga serie di normative e gli organi di vigilanza si assicurano quotidianamente che questi paletti siano rispettati.
Un esempio è Markets.com, che offre ai clienti la possibilità di investire su migliaia di titoli pagando lo 0,10% di costi variabili su ogni posizione. Insieme agli altri broker che consigliamo in questa guida, si tratta di un servizio molto semplice da usare e totalmente sicuro.
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Conviene investire in Xiaomi?
A nostro avviso, in questo momento Xiaomi è un buon investimento. I moltiplicatori rispetto ai dati di bilancio sono molto bassi, sulla scia di un generale allontanamento degli investitori dai titoli cinesi negli ultimi anni. Questo è un trend nato con gli attriti tra il governo cinese e società come Alibaba o Didi; la situazione si è aggravata dopo la crisi immobiliare cinese simboleggiata da Evergrande.
In questo periodo storico, chi crede nel mercato cinese ha la possibilità di trovare molti titoli venduti a prezzi piuttosto bassi rispetto alle controparti europee o americane. Possiamo paragonarlo a chi ha comprato titoli durante la crisi finanziaria del 2008-09, un momento in cui molti investitori si sono tirati indietro.
A nostro avviso Xiaomi è ben posizionata per il successo di lungo termine, sia come azienda che come titolo azionario. Abbiamo un settore interessante con margini potenzialmente alti, ad alto tasso di innovazione, un grande mercato interno nella nazione di origine della società e una serie di opportunità valide in mercati emergenti.
Tutto questo, unito a moltiplicatori di bilancio attraenti, posiziona le azioni Xiaomi a metà tra un titolo growth e un titolo value. Per il momento la società non stacca un dividendo, ma questo è un obiettivo facilmente raggiungibile nel medio termine.
Dati di bilancio
Cominciamo la nostra analisi approfondita dai dati di bilancio, che sono fondamentali per comprendere il valore reale di un’azienda. Dopo un lungo trend negativo per il titolo, che è seguito proprio alla pandemia e alla crisi Evergrande, la capitalizzazione di mercato è inferiore ai 45 miliardi di euro (375 miliardi di dollari di Hong Kong).
Allo stesso tempo la società ha chiuso il 2021 con un utile netto di 2,28 miliardi di euro, chiudendo leggermente al di sotto dell’anno precedente. Dobbiamo comunque ricordare che fino alla fine del 2017, Xiaomi chiudeva i suoi bilanci in perdita; in pochi anni ha dimostrato di essere una società profittevole e di avere un modello di business che poggia su basi solide.
Quanto al fatturato, la crescita è stata davvero significativa nel corso degli anni. I ricavi sono aumentati stabilmente di anno in anno, passando dai 114 miliardi di yuan del 2017 ai 328 miliardi di yuan nel 2021. Può darsi che la fine della pandemia segni una piccola contrazione per il tasso di crescita di Xiaomi, ma se guardiamo i numeri prodotti fin qui sono assolutamente brillanti.
Stiamo quindi parlando di un’azienda grande e consolidata, che conta oltre 34.000 dipendenti intorno al mondo. Non è una piccola realtà e non è un’azienda che brucia il capitale degli investitori per finanziare la sua espansione.
Analisi della concorrenza
Ci sono chiaramente concorrenti più grandi di Xiaomi nella maggior parte dei mercati in cui l’azienda è presente. Se prendiamo il mercato degli smartphone, ad esempio, ci sono due produttori (Apple e Samsung) che si spartiscono globalmente oltre il 40% del mercato (Fonte: Counterpoint Research). Bisogna comunque notare che il crollo delle vendite di Huawei ha aperto uno spazio importante all’interno del mercato.
Mentre Samsung e Apple si contendono le quote di mercato maggiori e godono di margini maggiori, Xiaomi rimane comunque molto ben posizionata nel mercato degli smartphone. Il suo concorrente più diretto è OPPO, altro brand cinese che ha volumi di vendita molto simili a quelli di Xiaomi.
Nel mercato degli smartwatch, invece, al momento Xiaomi non è tra i primi 5 produttori al mondo. Un’opportunità di crescita per la società, che potrebbe competere con aziende come Amazfit o Imoo per il terzo posto dopo le solite Apple e Samsung.
Se guardiamo alle smart TV, i tre principali brand al mondo per vendite sono LG, Samsung e TCL. Al quarto posto troviamo Hisense, al quinto posto Xiaomi. Da questa analisi emerge come tutti i mercati in cui Xiaomi opera siano estremamente concorrenziali, ma comunque la società è rimasta sul mercato con successo ormai per diversi anni.
In altre nicchie, come quella dei monopattini elettrici, è difficile avere dati certi sulle quote di mercato. In ogni caso possiamo constatare che Xiaomi non gode del ruolo di leader in nessuno dei settori in cui opera, ma riesce comunque a essere molto competitiva. Questo mette la società nella posizione giusta per sfruttare qualunque passo falso dei competitor più grandi.
Clicca qui per investire su Xiaomi senza commissioni su eToro.Rischi, opportunità, punti di forza e debolezza
Con la fine della pandemia Covid-19, la crisi dei microchip è andata verso un netto miglioramento. Le società che operano nel mercato dell’elettronica possono tornare a produrre a pieno regime per soddisfare tutta la domanda del mercato. Dall’altra parte, il fatto che le persone siano meno costrette in casa potrebbe ridurre il tasso di crescita del mercato dell’elettronica per favorire un ritorno a consumi come quelli legati ai viaggi, alle attività all’aria aperta e allo svago.
Le opportunità che si presentano a Xiaomi provengono soprattutto da due poli. In primis, l’azienda sta riempendo il vuoto di mercato lasciato da Huawei nel mondo degli smartphone e la crescente economia cinese genera in modo naturale una forte domanda per l’elettronica. Inoltre il boom dei monopattini elettrici, favorito anche da alcune politiche governative come nel caso dell’Italia, è un altro trend per il quale Xiaomi è ben posizionata.
La minaccia principale è il peso specifico dei concorrenti, soprattutto quelli più grandi. Quando una società non può contare sul ruolo di leader di mercato, ha risorse limitate per compiere la sua missione di raggiungere i rivali più grandi. Questo potrebbe essere un fattore importante da considerare, soprattutto per un’azienda come Xiaomi che si trova a dover competere su tanti fronti diversi.
Azioni Xiaomi: previsioni 2022-2027
Per i prossimi cinque anni, ci attendiamo che Xiaomi consolidare il suo ruolo nel mercato degli smartphone sottraendo quote ai concorrenti più piccoli e possibilmente distaccando OPPO per numero di vendite. Inoltre riteniamo che il posizionamento della società nel mondo dell’internet delle cose e dei monopattini elettrici possa produrre risultati importanti.
Sarà invece difficile cercare di guadagnare trazione nel mondo delle tv, dove il mercato è più frammentato e Xiaomi ha meno vantaggi competitivi che possano aiutarla a distinguersi. Per quanto riguarda il prezzo del titolo, ci aspettiamo che possa arrivare intorno ai 17.50 HKD e che l’atteggiamento generale verso i titoli quotati in Cina sia meno ostile.
Le cose potrebbero andare ancora meglio nel caso in cui Xiaomi quotasse il titolo anche in Borse occidentali, dove è più facile attirare capitali. Dopo gli attriti tra la SEC americana e le società cinesi, dovuti soprattutto a un fatto di trasparenza contabile, si ritornerà probabilmente a un equilibrio normativo nuovo e a un ritrovato entusiasmo per questa area geografica in forte crescita.
Nel frattempo le filiere logistiche avranno ritrovato il loro corretto funzionamento. Possiamo anche attenderci un miglior bilanciamento della domanda e offerta di materie prime e semilavorati, che sicuramente favorirebbe le società come Xiaomi. Complessivamente, le nostre previsioni sono rialziste e riteniamo che il titolo possa remunerare adeguatamente gli azionisti.
Conclusioni
Le azioni Xiaomi non sono da scartare, anzi, come emerge dalla nostra analisi c’è molto potenziale che il prezzo attuale del titolo non sta rispecchiando. Come sempre è impossibile sapere con esattezza cosa succederà in futuro, ma sembra che gli eventi geopolitici stiano influenzando gli investitori più dei fondamentali di bilancio.
Siamo di fronte a una società innovativa e profittevole, che ha dimostrato nella sua storia di essere competitiva sul mercato e di saper produrre ritorni importanti per i soci azionisti. Con un futuro che si prospetta sempre più tecnologico, titoli come Xiaomi vengono spesso scambiati a moltiplicatori estremamente alti rispetto ai dati di bilancio.
La sensazione è che la paura per la Borsa di Hong Kong, sempre più soggetta all’influenza del governo cinese, unita al generale allontanamento degli investitori dopo il tracollo di Evergrande, stiano mettendo in secondo piano i numeri che contano di più quando si valuta una società. Considerando anche che possiamo comprare le azioni Xiaomi senza commissioni usando un broker online come eToro o XTB, ci sono solide basi su cui fondare un’operazione di investimento.
FAQ
No, al momento le azioni Xiaomi non prevedono un dividendo. La società preferisce reinvestire i profitti nel suo business per guadagnare quote di mercato e investire in ricerca e sviluppo.
Xiaomi è quotata sulla Borsa di Hong Kong.
Xiaomi è stata fondata nel 2010 da Lei Jun, che a oggi ricopre ancora il ruolo di amministratore delegato.
L’andamento delle azioni Xiaomi è espresso in dollari di Hong Kong, dal momento che la società è quotata presso questa Borsa.