Quando comprare e vendere azioni? Guida pratica per iniziare

Individuare il momento giusto per comprare e vendere azioni significa infatti chiudere la posizione con redditività, ottenere un risultato soddisfacente e ridurre al minimo i rischi connessi all’attività di investimento.

Peccato solo che, in buona evidenza, individuare il timing corretto per negoziare un titolo (in acquisto o in vendita) sia davvero molto difficile. Guai, tuttavia, ad arrendersi: cerchiamo di porre in essere alcune valutazioni che potrebbero permettervi di arrivare al risultato desiderato.

Prima di iniziare è importante fare una precisazione: non dobbiamo porre l’accento solamente sul quando ma anche sul dove, perché la scelta della piattaforma per comprare e vendere azioni è fondamentale tanto quanto capire il momento giusto per farlo.

Per questo motivo nella nostra analisi prenderemo in causa anche le migliori alternative disponibili oggi, come AvaTrade che, grazie ai suoi Segnali di Trading, permette di sapere sempre qual è il momento migliore per investire, operando all’interno di una piattaforma sicura e regolamentata.

Clicca qui per registrarti su AvaTrade

Quando comprare e vendere azioni – riepilogo:

⏱ Quando investire: Dipende da analisi di mercato
💡 Come capirlo: Segnali di trading
🏆 Migliore strumento per principianti: Copy Trading
📍 Dove comprare e vendere azioni: eToro / AvaTrade
💶 Capitale per iniziare: 50 €

Quando comprare e vendere azioni: l’analisi fondamentale

L’analisi fondamentale è lo studio delle dimensioni macroeconomiche passibili di influenza sull’andamento di un asset, come appunto le azioni. Ciò ha un peso non indifferente sull’evoluzione dei prezzi e, di conseguenza, sul comportamento degli investitori.

Cominciamo dall’acquisto dell’azione. Come risulta facilmente immaginabile, l’obiettivo del trader è quello di acquistare investire in un’azione prima che questa accresca il proprio valore sui mercati di Borsa. Il lato difficile della vicenda è relativo al fatto che l’acquisto dovrebbe essere “anticipato” rispetto alla diramazione delle notizie, visto e considerato che il prezzo dell’azione sui mercati regolamentati “ingloba” già di per se qualsiasi informazione di pubblico dominio.

Nemmeno il perché di quanto sopra costituisce mistero: la Borsa anticipa gli avvenimenti poiché è strutturata come se fosse un mercato a termine, ovvero un luogo in cui concludere affari (oggi) per poi perfezionarsi, con il pagamento e la consegna, in un momento successivo. È per questa ragione che in Borsa non interessa tanto quel che è accaduto o sta accadendo, bensì quel che accadrà prossimamente.

Passiamo all’altra faccia della medaglia: perché vendere sulla base delle notizie?

Se la regola di cui sopra è ben nota e assodata, lo stesso potrebbe dirsi sulla necessità di vendere non tanto sulle voci, bensì sulle notizie ma… tempestivamente, senza attendere notizie contrarie che potrebbero non avvenire e, in ogni caso, giungere tardive: il vostro obiettivo è infatti quello di anticipare il mercato, acquistando prima che il prezzo dell’azione salga e vendendo prima che il prezzo scenda.

Fortunatamente, non tutti sono così temerari dal rischiare l’anticipo: non tutti i trader acquistano infatti sulla voce, e solamente quelli che lo fanno riescono effettivamente ad anticipare il resto del mercato, o per lo meno quella parte che non ha ancora acquistato. Tuttavia, se si è riusciti ad anticipare il mercato con successo, rischiando dunque che la voce effettivamente non fosse veritiera, la pubblicazione della notizia diventa il momento in cui ha termine il tema speculativo (cioè, di chi ha giocato d’anticipo) ed è di conseguenza massimo l’effetto di anticipo di chi è stato lungimirante, che si tradurrà nel suo guadagno.

Ebbene, è proprio a quel punto che non ha più senso detenere ancora l’azione, visto e considerato che non vi saranno più immediati margini di apprezzamento. Meglio dunque vendere il titolo, prima che – per esempio – la notizia deluda il mercato e conduca il prezzo dell’azione in deprezzamento.

Come comprare e vendere azioni

La scelta a questo punto ricade tra due modalità operative:

  • DMA – direct market access, ossia l’investimento diretto in azioni
  • trading CFD – la negoziazione di strumenti derivati (contratti per differenza)

Nel primo caso sono necessari capitali più alti perché il titolo viene acquistato, conservato in un portafoglio azionario e rivenduto nel momento in cui fa registrare una plusvalenza soddisfacente (o prima che un’eventuale perdita aumenti troppo).

Nel secondo caso, invece, si investe direttamente sull’andamento del titolo, senza necessità di acquistarlo. Ciò permette di comprare e vendere azioni anche con capitali limitati, oltre ad offrire l’opportunità di investire anche al ribasso tramite la vendita allo scoperto.

Entrambe le soluzioni sono valide per chi vuole investire sull’azionario, anche se non tutti i broker per azioni prevedono questa duplice possibilità. Scendiamo più nel dettaglio.

Dove comprare e vendere azioni

Investire oggi sui mercati finanziari è molto più semplice rispetto al passato. Basta trovare un intermediario e in pochi click è possibile iniziare a comprare o vendere azioni.

Ciò a cui bisogna prestare attenzione, però, è proprio la scelta dell’intermediario: il broker deve essere in possesso delle licenze rilasciate dagli organi di vigilanza, così da essere regolamentato e quindi sicuro per i suoi utenti.

Ecco un elenco dei broker regolamentati che permettono attualmente di comprare e vendere azioni:

Piattaforma:
Deposito Minimo: 200€
Licenza: Cysec
  • Conto Demo Gratuito
  • Zero Costi di apertura
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Piattaforma: xStation
    Deposito Minimo: 0.00€
    Licenza: Cysec
  • Corso Trading Gratuito
  • Conto Remunerato
  • 6.300 Financial Instruments
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Piattaforma: Proprietaria
    Deposito Minimo: 50€
    Licenza: Cysec
  • Copy Trading
  • Conto Remunerato
  • Azioni Frazionate
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Il 51% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
    Piattaforma: Metatrader
    Deposito Minimo: 100€
    Licenza: Cysec
  • DupliTrade
  • ZuluTrade
  • Ebook in PDF Gratuito
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    Piattaforma:
    Deposito Minimo: 100€
    Licenza: Cysec
  • Specialista a disposizione
  • Metatrader 4
  • REGISTRATI
    1star 1star 1star 1star 1star
    74.90% dei conti al dettaglio di CFD perdono denaro

    Tra questi ne abbiamo scelti tre, selezionando quelli che offrono gli strumenti di supporto più utili a cogliere il momento giusto per comprare e vendere azioni e ottimizzare così i rendimenti, anche per chi parte da zero.

    AvaTrade

    AvaTrade è il broker che fornisce il miglior strumento in termini di analisi tecnica, perfetto per individuare i momenti migliori per comprare e vendere azioni, così come per affinare le tue strategie.

    Parliamo dei segnali di trading forniti in collaborazione con Trading Central. Questi segnali si traducono in notifiche che vengono inviate in tempo reale all’utente e che contengono indicazioni preziose sui momenti più propizi per entrare a mercato.

    Accanto a questi alert che ti segnalano i livelli di prezzo raggiunti dagli asset che stai monitorando (permettendoti di investire in maniera tempestiva), riceverai giornalmente indicazioni contenenti previsioni sull’andamento atteso, consigli sulle strategie da seguire e altre segnalazioni sui livelli di supporto e resistenza attesi, perfetti per impostare gli strumenti di gestione del rischio di cui parleremo a breve.

    Su AvaTrade è disponibile un numero veramente ampio di azioni, negoziabili con i CFD gratuiti e privi di commissioni.

    Clicca qui per registrarti su AvaTrade

    eToro

    Capire quando comprare e vendere azioni richiede una certa esperienza. Esperienza che può essere accumulata con il tempo e con la pratica, perfezionando gradualmente le tue competenze.

    Non tutti, però, hanno la pazienza di aspettare o il tempo per studiare: per questo motivo eToro ha ben pensato di sviluppare un sistema chiamato Copy Trading.

    Andiamo con ordine: la piattaforma di eToro è strutturata come un social network, una community all’interno della quale i trader si possono confrontare scambiandosi opinioni e consigli su strategie, asset da tenere d’occhio e via dicendo.

    Da questo presupposto il broker ha costruito un sistema innovativo, che permette di monitorare strategie e risultati degli altri trader e addirittura di copiarli. Esatto: se non hai ancora sufficiente esperienza per capire quali sono i momenti migliori per comprare e quelli per vendere azioni, puoi affidarti a chi di esperienza invece ne ha già accumulata nel corso degli anni.

    Ti basterà scegliere su chi investire, definire il capitale da impiegare e avviare la copia. In questo modo otterrai gli stessi risultati dei trader copiati (in maniera proporzionale al capitale investito) e al tempo stesso potrai osservare come si muove un trader esperto, imparando a interpretare il mercato in base alle sue mosse.

    Su eToro hai inoltre la possibilità di investire in maniera diretta in azioni tramite il DMA oppure puntare sul loro andamento con il trading CFD.

    Clicca qui per registrarti su eToro

    Quando comprare e vendere azioni: l’analisi tecnica

    L’analisi tecnica si distingue come un approccio cruciale nel mondo del trading di azioni, basato sull’esame dei movimenti dei prezzi e dei volumi di mercato per prevedere le future tendenze del prezzo delle azioni. A differenza dell’analisi fondamentale, che si concentra sul valore intrinseco delle aziende, l’analisi tecnica si avvale di grafici e altri strumenti per identificare pattern e segnali di trading.

    Il cuore dell’analisi tecnica è l’interpretazione dei grafici delle azioni. Gli analisti tecnici studiano vari tipi di grafici – a barre, a candele, lineari – per riconoscere pattern come teste e spalle, triangoli, e bandiere, che possono indicare inversioni o continuità di trend. Questi pattern aiutano a prevedere i possibili movimenti futuri dei prezzi.

    L’analisi tecnica utilizza una vasta gamma di indicatori per valutare la forza, il momentum, la volatilità e la direzione del mercato. Indicatori come la media mobile, l’indice di forza relativa (RSI), il MACD (Moving Average Convergence Divergence), e le bande di Bollinger sono strumenti popolari per prendere decisioni di trading. Questi indicatori possono segnalare potenziali punti di ingresso e uscita e aiutare a determinare se un’azione è in uno stato di ipercomprato o ipervenduto.

    Oltre ai prezzi, l’analisi tecnica considera anche il volume di trading. Un aumento del volume può confermare un trend esistente, mentre un volume basso può indicare mancanza di interesse e potenziali inversioni di trend.

    Un concetto fondamentale nell’analisi tecnica è l’identificazione del trend. Gli analisti cercano di determinare se il mercato si trova in un trend al rialzo, al ribasso o laterale e basano le loro decisioni di trading su queste tendenze. L’adagio “il trend è tuo amico” è un principio guida per molti trader tecnici.

    Un aspetto unico è la sua flessibilità nel time frame. Può essere applicata a intervalli di tempo che vanno da pochi minuti a diversi anni, rendendola adatta sia per il day trading che per il trading di posizione a lungo termine.

    L’analisi tecnica si integra spesso con strategie di gestione del rischio. Gli stop loss e i target di profitto sono spesso stabiliti in base a livelli tecnici significativi, come supporti, resistenze e medie mobili.

    In conclusione, l’analisi tecnica è uno strumento potente per i trader di azioni, offrendo metodi quantificabili e basati su pattern per prevedere i movimenti futuri dei prezzi. Mentre richiede tempo e pratica per padroneggiare, offre ai trader un framework dinamico per navigare i mercati azionari e prendere decisioni informate.

    Quando comprare e vendere azioni: l’analisi fondamentale

    L’analisi fondamentale è una pietra miliare nella presa di decisioni di investimento nel mercato azionario. A differenza dell’analisi tecnica, che si concentra sui modelli di prezzo e i trend di mercato, l’analisi fondamentale si immerge nelle qualità intrinseche di un’azienda per valutare il suo vero valore. Questo approccio considera una vasta gamma di fattori, tra cui la salute finanziaria dell’azienda, la sua leadership, il suo modello di business, il contesto competitivo, e le condizioni economiche generali.

    Il primo passo in un’approfondita analisi fondamentale è lo studio dei bilanci dell’azienda. Questo include l’esame di documenti quali il bilancio, il conto economico e il rendiconto finanziario. Gli investitori analizzano indicatori chiave come il reddito netto, il flusso di cassa, il debito, e il margine di profitto. Il rapporto prezzo/utili (P/E), il rapporto prezzo/libro (P/B), e il rendimento del dividendo sono alcuni degli strumenti utilizzati per valutare se un’azione è sopravvalutata o sottovalutata.

    Oltre ai numeri, è fondamentale valutare la qualità della leadership dell’azienda e la sostenibilità del suo modello di business. Un management capace e con una visione chiara può essere un forte indicatore di successo a lungo termine. Allo stesso modo, un modello di business innovativo e sostenibile, in grado di adattarsi ai cambiamenti di mercato, è cruciale per la crescita futura.

    Comprendere il settore in cui opera l’azienda e la sua posizione competitiva all’interno di esso è essenziale. Questo include l’analisi dei concorrenti, la domanda del mercato, le barriere all’entrata, e le potenziali minacce come nuove tecnologie o cambiamenti normativi. Inoltre, considerare fattori macroeconomici come tassi di interesse, inflazione e sviluppi politici può offrire una visione più ampia delle potenziali prestazioni di un’azione.

    Utilizzando l’analisi fondamentale, gli investitori cercano di acquistare azioni sottovalutate – quelle che il mercato non ha ancora adeguatamente prezzato in base ai loro fondamentali. Al contrario, le azioni sopravvalutate possono essere considerate per la vendita, poiché il loro prezzo di mercato potrebbe non essere sostenibile a lungo termine. L’obiettivo è di comprare “a buon mercato” e vendere “a caro prezzo”, basandosi su una valutazione razionale del valore intrinseco dell’azienda.

    A differenza dell’analisi tecnica, spesso utilizzata per il trading a breve termine, l’analisi fondamentale è più adatta per gli investitori a lungo termine. Questo approccio richiede pazienza e un’attenta ricerca, ma può portare a scelte di investimento più solide e ponderate che possono fruttare nel tempo.

    Quando comprare e vendere azioni: la gestione del rischio

    Per migliorare ulteriormente il controllo sugli investimenti è importante utilizzare anche gli strumenti di gestione del rischio che le migliori piattaforme di trading online mettono a disposizione.

    Sulla base dei risultati di analisi tecnica e fondamentale, infatti, possiamo ottenere dei livelli di prezzo considerati “sicuri”, superati i quali l’investimento non è più bilanciato nel suo rapporto rischio/rendimento.

    Questi livelli rappresentano le soglie alle quali possiamo fissare stop loss e take profit, ossia due ordini di chiusura automatica della posizione del CFD sul quale stiamo investendo. Lo stop loss viene fissato al punto di perdita massima che siamo disposti a sostenere, mentre il take profit al livello di rendimento oltre il quale il rischio aumenta in maniera eccessiva.

    Queste soglie vengono calcolate sulla base delle effettive potenzialità delle azioni sulle quali vogliamo investire, aiutandoci a porre un freno all’emotività del momento dettata dal timore della perdita o, al contrario, dall’avidità.

    Ogni investimento, quindi, richiede un attento studio preliminare con un’adeguata impostazione di questi strumenti per limitare il rischio e massimizzare il risultato.

    Quando comprare e vendere azioni in base alla liquidità

    Concludiamo il nostro breve focus con qualche altra riflessione che, purtroppo, rischierà di complicarvi – e non poco! – la vita finanziaria.

    Difatti, è ben evidente come i mercati finanziari non siano poi così affidabili e attendibili come logica vorrebbe: molto spesso i prezzi delle azioni che in esse vengono negoziati sono molto distanti da quanto ci si aspetterebbe, e questo non tanto per delle pecche del trader e della sua capacità di analisi, quanto per specifiche caratteristiche del funzionamento degli stessi mercati e dei titoli che in essi nuotano, a volte con fatica.

    Per principio, possiamo ben ricordare come non tutti i titoli siano contraddistinti dallo stesso grado di liquidità, ovvero siano così facilmente scambiabili.

    Considerato che l’operazione di acquisto o di vendita di un’azione potrà avvenire solamente se dall’altra parte c’è qualcuno che vuole concludere una transazione di vendita o di acquisto, ne consegue che se il titolo non è liquido (e dunque ci sono pochi operatori interessati a chiudere le operazioni), comprarlo o venderlo può essere un problema ma… anche un’opportunità.

    Infatti, quando succede che il mercato sul titolo sia poco liquido, i trader che stanno dalla “parte della scarsità”, sono in grado di influenzare il prezzo in maniera decisiva: come intuibile, se i compratori sono molti, invece, a comandare saranno coloro che stanno dalla parte di chi vende. Evitate pertanto di entrare sui titoli poco liquidi se non avete una solida strategia di base e, soprattutto, evitare di comprare un’azione o di vendere se il prezzo che riuscirete ad ottenere dal mercato non è poi quello desiderato.

    Intuibilmente, se state dalla parte della vendita il discorso è comunque un po’ diverso, visto e considerato che in questo caso, avendo il titolo in mano, avrete più rischi che benefici potenziali. Anche in questa situazione, ricordiamo ancora una volta come già annunciato, è bene mantenere un minimo di sangue freddo e abbandonare l’emotività, al fine di non farsi prendere in giro dal mercato.

    E per i titoli che invece sono sufficientemente liquidi? Anche in questo caso, vi consigliamo comunque di non agire troppo di impulso, poiché il rischio di cadere nelle “trappole” tipiche dei mercati finanziari è elevatissimo. Ad esempio, molti trader – soprattutto quelli alle prime armi – compiono il grossolano errore di acquistare le azioni che salgono molto durante la seduta, senza però cercare di attendere un possibile storno. Di fatti, i più esperti potranno facilmente notare come a volte, certi significativi rialzi delle quotazioni possono essere indotte solamente perché il mercato è pressato di ordini solo da una parte, o solo in acquisto o solo in vendita, prima di tornare in una situazione di miglior equilibrio.

    comprare e vendere azioni

    Conclusioni

    Dopo aver esplorato in dettaglio i diversi aspetti e strategie per l’acquisto e la vendita di azioni, è chiaro che non esiste una formula unica o un momento “perfetto” per entrare o uscire dal mercato. Tuttavia, combinando l’analisi fondamentale e tecnica, gli investitori possono armarsi con potenti strumenti per prendere decisioni più informate.

    Mentre l’analisi fondamentale fornisce una visione a lungo termine, valutando la salute e il potenziale di crescita di un’azienda, l’analisi tecnica offre una prospettiva a breve termine basata sui movimenti di prezzo e i pattern di mercato. La chiave è integrare questi due approcci per sviluppare una strategia di trading bilanciata che si adatti agli obiettivi personali e al profilo di rischio di ciascun investitore.

    È essenziale per gli investitori continuare ad educarsi e a rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e strumenti di mercato. Il trading di azioni non è statico; è un ambiente in costante evoluzione che richiede un impegno continuo per l’apprendimento e l’adattamento.

    La Gestione del Rischio è Fondamentale: indipendentemente dalla strategia scelta, la gestione del rischio deve essere sempre al centro delle decisioni di trading. Impostare stop loss, diversificare il portafoglio e non investire più di quanto si può permettersi di perdere sono principi fondamentali per proteggere il proprio capitale.

    Un aspetto spesso sottovalutato è l’impatto della psicologia nel trading. Mantenere la disciplina, controllare le emozioni e resistere all’impulso di seguire la folla sono competenze cruciali per il successo a lungo termine.

    Con una varietà di opzioni disponibili, da AvaTrade a eToro, scegliere la piattaforma di trading giusta può avere un impatto significativo sulle prestazioni di trading. Ogni piattaforma ha le sue caratteristiche uniche e dovrebbe essere valutata in base alle proprie esigenze e stile di trading.

    In definitiva, comprare e vendere azioni è un’arte tanto quanto una scienza. Richiede un mix di conoscenza tecnica, intuizione, disciplina e, soprattutto, una comprensione profonda dei propri obiettivi di investimento e tolleranza al rischio. Mentre il percorso verso il successo nel trading di azioni può essere pieno di sfide, è anche ricco di opportunità per chi è ben preparato e informato.

    Domande Frequenti

    Quando comprare e vendere azioni?

    Il momento giusto dipende dall’analisi fondamentale e tecnica di mercato. Tendenzialmente si compra quando il prezzo è al ribasso e si vende quando è in aumento.

    Come capire quando comprare e vendere azioni?

    Oggi si può fare affidamento su strumenti di supporto come i Segnali di Trading o il Copy Trading, oppure su risorse formative come corsi gratuiti di alta qualità.

    Click to rate this post!
    [Total: 0 Average: 0]