Rischi del trading online: quali sono e come difendersi

Il trading online è un’attività che contempla dei rischi, questo è evidente. Come qualunque attività professionale o investimento, non si possono avere da principio delle garanzie di successo.

Alcuni rischi si possono controllare totalmente, come quello di finire nelle mani di un broker truffaldino.

In questo caso basta rivolgersi a un’azienda seria, come eToro, per evitare il problema una volta per tutte.

Il rischio non controllabile per eccellenza, invece, è il rischio di mercato, cioè la possibilità che un investimento non vada come previsto perché i mercati si muovono in direzione opposta. Possiamo ridurlo migliorando le nostre analisi, ma non scenderà mai a zero.

Se stai iniziando il tuo percorso nel mondo del trading e vuoi capire di più sui rischi della materia, questa è la pagina giusta. Stiamo per affrontarli uno a uno, spiegando come evitare o ridurre al massimo ogni possibile problema.

Uno dei metodi più semplici è quello di affidarti alle competenze degli esperti per muovere i tuoi primi passi. Sfruttando il Copy Trading di eToro potrai copiare le loro operazioni, ottenere i loro stessi profitti e contemporaneamente imparare da loro a minimizzare i rischi d’investimento.

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Rischio trading online: Come evitarlo:
🕵️‍♂️ Truffa Scegliere piattaforme regolamentate
👨‍💼 Imprevisti legati al broker Esperienza e scelta di broker assicurati
🤷‍♂️ Errori umani Fare pratica
📉 Rischio di mercato Minimizzarlo con la formazione
💻 Piattaforme più sicure: eToro / XTB / Trade.com

Le tipologie di rischio nel trading online

Per comprendere i rischi, prima di tutto dobbiamo dividerli nelle categorie a cui appartengono. Queste sono:

  • Truffe
  • Rischi associati al broker
  • Errore umano e psicologico
  • Rischio di mercato
  • Rischi dovuti alla formazione sbagliata

Non è una distinzione ufficiale, ma ci aiuterà a sviluppare meglio il discorso e a comprendere in che modo si possano mitigare quando si specula in Borsa.

rischi del trading online
Non tutti i rischi del trading online possono essere azzerati

Truffe

Le truffe sono un rischio controllabile, per quanto tante persone continuino a esserne vittima. Il mondo del trading online attira grandi capitali, anche da parte di persone poco esperte. Questo lo rende un terreno fertile per chi vuole giocare sporco.

Teoricamente le truffe sono materia di competenza della Consob. Nella pratica, però, ne nascono talmente tante ogni giorno che nemmeno l’autorità più efficiente potrebbe riuscire a monitorarle tutte. Non solo, ma il fatto che il mondo del trading si muova online rende difficile rintracciare i responsabili che quasi sempre rimangono a piede libero. Non basta chiudere un sito per bloccare una truffa; a meno che non si rintracci il suo ideatore, questo riprenderà con ogni probabilità a progettarne un’altra dal giorno successivo.

Non puoi confidare al 100% nell’efficacia della Consob, per quanto i suoi professionisti si impegnino a garantire la tua sicurezza. Il modo migliore per tutelarti è il tuo buonsenso e un minimo di competenza. Leggi attentamente ciò che stiamo per spiegarti e acquisirai tutte le informazioni necessarie per evitare qualunque tipo di truffa.

1 – Schema Ponzi

La truffa finanziaria più vecchia che ci sia è lo schema Ponzi. In Italia è illegale, ma tanti criminali sfruttano questo sistema nel mondo del trading online.

Il funzionamento è piuttosto semplice. Per prima cosa, il truffatore promette a chiunque investa con lui dei grandi ritorni finanziari in poco tempo. Convince le prime persone a investire e poi le ripaga a poco a poco usando il loro stesso denaro, mai stato investito, dicendo che quei pagamenti sono dovuti agli interessi.

Le persone truffate, del tutto inconsapevoli, iniziano a parlare con amici e parenti di quanto sia facile diventare ricchi con questo sistema. Questi investono a loro volta e i loro soldi vengono utilizzati per ripagare i primi investitori, che continuano a spargere la voce portando a una terza generazione di utenti/investitori. Gli investitori della seconda generazione vengono ripagati con i soldi depositati dalla terza generazione e così via.

Si ottiene così un enorme schema piramidale in cui le persone, per un periodo, hanno l’illusione di avere guadagni. In realtà non stanno ovviamente guadagnando nulla. Quando questo schema perde forza, i soldi degli ultimi investitori arrivati non bastano per ripagare tutti quelli precedenti; così chi ha creato lo schema Ponzi prende tutti i soldi degli ultimi investitori e scappa.

Come difendersi:

  • Evitando chiunque prometta ritorni facili, sicuri, garantiti e alti (o anche solo alcune di queste cose)
  • Rifiutando di aderire a qualunque schema in cui si è ricompensati per fare investire altre persone
  • Non usando il parametro di quante persone stanno guadagnando con un servizio per scegliere se investire su di esso
  • Se devi affidare i tuoi soldi a un gestore, fallo nel mondo degli investimenti tradizionali dove operano enti certificati come Moneyfarm, non nel ramo del trading

2 – Broker finto

Per poter operare come broker online, un’azienda deve rispettare parametri di trasparenza molto seri e attraversare un lungo iter legale. Questo prevede di ottenere la licenza in una nazione dello Spazio Economico Europeo, per poi operare in Italia attraverso specifica autorizzazione Consob. Se un broker è autorizzato da Consob a operare in Italia, puoi essere sicuro che la sua attività è  legale; se non è autorizzato, invece, dovresti subito diffidare.

Molte aziende si spacciano per broker online, ma non lo sono realmente. Si fingono piattaforme serie, alle volte storpiando i nomi dei broker regolamentati, per attirare investimenti. Una volta ricevuto il deposito, però, si tengono i soldi e smettono di rispondere alle telefonate. Inutile intraprendere azioni legali: hanno sede in luoghi remoti, con legislazioni poco chiare e i gestori sono anonimi.

Alcuni broker sono un po’più sofisticati. Permettono di fare il deposito e di negoziare, ma poi impediscono di prelevare le somme con qualche scusa. Alle volte chiedono persino dei soldi per autorizzare il prelievo, scappando sia con la somma richiesta che con il prelievo.

Come difendersi:

  • Controlla che il broker con cui stai operando abbia ottenuto una licenza in Europa
  • Assicurati che il tuo broker sia autorizzato da CYSEC consultando l’albo ufficiale presente sul sito.

3 – Trading automatico e “algoritmi dei miracoli”

Il trading automatico è un argomento serio: viene ampiamente utilizzato anche dalle grandi istituzioni finanziarie, quindi di per sé non è una truffa. Attraverso i broker che sfruttano Metatrader, come Trade.com, anche gli investitori privati possono ricorrere a questo tipo di approccio.

Spesso, però, il trading algoritmico è il pretesto con cui vengono create le truffe più subdole. Chi le gestisce dice di avere un algoritmo in grado di battere sistematicamente il mercato, così da portare ingenti profitti a chiunque lo utilizzi. Così raccoglie somme dagli investitori che, convinti di diventare milionari, si fidano delle sue parole.

Anche in questo caso, i profitti non arrivano e quando la situazione non è più sostenibile il gestore della truffa scappa con la refurtiva.

Come difendersi:

  • Scegli soluzioni serie per il tuo trading automatico, come gli Expert Advisor di Metatrader
  • Non fidarti di chi ti offre algoritmi miracolosi, con guadagni garantiti in tempi brevi

4 – Finti avvocati

Non fidarti subito di chi ti propone servizi di assistenza legale specializzati nel recupero di somme perse per colpa dei broker truffaldini. Purtroppo ne esistono diversi, anche in Italia, alle volte gestiti da professionisti che sono ancora nell’Albo degli Avvocati.

La realtà è che quasi tutti questi servizi vengono gestiti dagli stessi broker truffaldini. Dopo averti truffato, ti chiamano da un altro numero fingendosi altre persone che vogliono aiutarti a recuperare il denaro perso; così si fanno pagare parcelle da migliaia di euro per non fare sostanzialmente niente.

Come abbiamo già accennato, recuperare le somme di denaro perse per colpa di una truffa legata al trading è quasi impossibile. Chi progetta questo tipo di cose è un professionista, sa come nascondersi e come far perdere le proprie tracce. Per quanto il suo sito possa essere chiuso, lui e i soldi non si trovano (quasi) mai.

Come difendersi:

  • Evita di accettare le proposte per intraprendere da solo battaglie legali contro un broker truffaldino, ti farà solo perdere altro denaro

Rischi associati al broker

I broker sono una fonte importante di rischi legati al trading. Per questo insistiamo sempre sull’importanza di scegliere un intermediario serio, con elevati standard di servizio. Fare altrimenti significa rischiare di esporsi inutilmente a più rischi di quelli che pensi.

In questo caso non parliamo di truffe. Parliamo di imprevisti del tutto legali che, quando si verificano, ci danneggiano. Non possono essere controllati al 100%, ma possono essere fortemente limitati rivolgendosi a dei broker più efficienti.

Vediamoli di nuovo uno per uno, in modo da sapere cosa cercare in una piattaforma di trading.

1 – Slippage

Lo slippage si verifica quando il prezzo a cui una posizione viene aperta è diverso dal prezzo che ci aspettavamo. Questo significa entrare sul mercato con una posizione diversa da quella preventivata, riducendo la probabilità di realizzare un profitto.

Supponiamo, ad esempio, che il cambio EUR/USD in questo momento sia 1.1050. Lo spread applicato dal broker vale 0,0001 e noi apriamo una posizione di acquisto, perché prevediamo un rialzo del tasso di cambio verso quota 1.1090. Inviamo la posizione al broker ma questo, anziché eseguirla al prezzo di mercato, non riesce a trovare la liquidità sufficiente e completa la nostra entrata a 1.070.

Il mercato si muove nella direzione che avevamo previsto, arrivando a toccare quota 1.090 entro poche ore. Ma non abbiamo realizzato nessun profitto. Perché?

Perché applicando lo spread di 1 pip all’entrata e alla chiusura, di fatto è come se fossimo già entrati sul mercato a 1.090. Colpa dello slippage, che ci ha fatto acquistare gli asset a un prezzo diverso da quello che avevamo chiesto.

Questo evento si verifica spesso, soprattutto quando vuoi comprare azioni in un momento di alta volatilità dovuta al rilascio di informazioni importanti da parte dell’azienda. Anche il mercato Forex, in concomitanza con gli eventi macroeconomici, mostra questo tipo di comportamento. Lo slippage è un rischio importante, che si può mitigare in due modi:

  • Evitando di entrare sul mercato quando la volatilità è troppo alta, dal momento in cui il broker farà più fatica a eseguire rapidamente la posizione;
  • Scegliendo un broker come XTB, che abbia un sistema di esecuzione rapido ed efficiente.

2 – Cambio inaspettato dello spread

I broker online guadagnano dalla loro attività soprattutto attraverso lo spread, cioè la differenza tra il prezzo a cui comprano e quello a cui vendono i titoli agli investitori. Buona parte dei broker ha un sistema di spread variabili: quando il mercato è poco volatile lo spread è basso, mentre quando c’è tanto movimento lo spread è alto.

Il problema è che non vieni avvisato in anticipo quando lo spread sta per cambiare. Alle volte lo si può prevedere: in occasione di annunci importanti che possono influenzare il valore di uno strumento finanziario, la volatilità di quello strumento tenderà ad aumentare e di conseguenza anche lo spread. Alle volte, invece, semplicemente non c’è modo di anticipare questo fenomeno.

Alle volte capita che lo spread aumenti improvvisamente proprio mentre apri o chiudi una posizione. Questo significa che le commissioni eroderanno il profitto potenziale sulla tua posizione più di quanto avevi previsto. Per ridurre questo rischio:

  • Se sei un trader che opera spesso in momenti di alta volatilità, potresti beneficiare di un broker che offre spread fissi;
  • In ogni caso, assicurati che il tuo intermediario di riferimento abbia una politica trasparente sulla movimentazione degli spread e che ci sia un limite allo spread applicabile per ogni asset.
spread trading online
Lo spread può essere fisso o variabile: alcuni broker lasciano scegliere ai clienti, altri hanno una politica unica

3 – Bancarotta del broker

Il rischio che un broker di grandi dimensioni possa andare in bancarotta è piuttosto basso. Chi opera con le piattaforme di piccole banche -sconsigliate dalla nostra redazione in linea di massima- deve tenere però conto di questo rischio. Purtroppo, in Italia abbiamo assistito più volte al fallimento di piccoli istituti di credito.

Scegliendo una piattaforma dedicata esclusivamente al trading online il rischio si riduce, dal momento in cui è molto più raro che uno di questi servizi sia in sofferenza economica. Meglio sceglierne di grandi per andare ancora di più sul sicuro.

Per legge, ogni broker online deve avere un’assicurazione che copre tutti i depositi dei clienti fino a 20.000€. Se investi una cifra minore di questa non devi preoccuparti: in caso il broker fallisca, sarai tutelato dalla legge. Se invece i tuoi depositi complessivi sono superiori, potresti pensare di dividerli su più broker in modo da diversificare il rischio e da approfittare delle coperture di ciascun operatore. Alcuni broker decidono anche in autonomia di aumentare la copertura per favorire l’ingresso di clienti abbienti.

Errore umano e psicologico

Noi umani non siamo infallibili, questa non è una novità. Teoricamente la nostra inclinazione agli sbagli è sempre un rischio; guidare e distrarsi per un cartellone pubblicitario, per fare un esempio, può causare un tamponamento. Nello stesso modo, quando facciamo trading siamo alle volte “vittime di noi stessi”. Questo è chiaramente un rischio che puoi controllare, ma metti in conto che ci saranno errori umani nel corso di una lunga carriera nel trading.

Sapere quali sono gli errori umani e psicologici più comuni ti aiuterà a riconoscerli mentre li stai facendo, così da evitarli il più possibile.

1 – Errori di calcolo

Gli errori di calcolo possono avvenire in ogni momento, ma possono rivelarsi costosi. Sbagliare la lettura di un indicatore, ad esempio, ci può suggerire di entrare sul mercato nel momento meno opportuno. Può succedere anche di calcolare male il margine sulla posizione e lo spread, compromettendo un investimento nel momento stesso in cui viene fatto.

Per fortuna ci sono i computer che possono dare una mano. Anche se non sono grandi esseri pensanti, sono molto bravi nel fare i calcoli. Quando trovi una strategia vincente, considera l’idea di trasformarla in un algoritmo per fare in modo che siano le macchine a fare i conti. Se non sei un programmatore non devi preoccuparti: specialmente per le piattaforme più famose, come Metatrader, c’è un nutrito gruppo di programmatori freelance che possono darti una mano.

In generale, comunque, i trader di successo insegnano che:

  • Non dovresti fare trading quando sei stanco
  • Dormire abbastanza è fondamentale per avere la lucidità con cui affrontare i mercati
  • La fretta è cattiva consigliera

2 – Atteggiamenti psicologici

Uno dei rischi peggiori nel trading online è quello di diventare schiavi dei propri risultati. Questo porta inevitabilmente a fare errori psicologici. Non a caso, quasi tutti i migliori libri e corsi che insegnano come fare trading online hanno un capitolo riservato alla psicologia.

Gli errori più comuni sono due:

  • Farsi prendere la mano da una serie di posizioni vincenti, reinvestendo subito per approfittare del buon momento senza ponderare a dovere le entrate
  • Volersi rifare delle perdite della giornata piazzando nuove posizioni a tutti i costi, anche se non sono studiate a dovere

La seconda casistica è la più comune ed è anche quella più pericolosa. Anche se alle volte è difficile, devi mantenere il totale controllo sulla tua mente. La freddezza accomuna tutti gli investitori con un successo longevo sui mercati.

In generale, la cosa migliore da fare è sempre cercare di essere oggettivi con se stessi. Se non riesci a controllare la psicologia del trading, prova a fissarti un limite massimo di operazioni al giorno o a settimana. Per molti trader funziona. In caso anche questo non funzionasse, alcuni broker ti permettono di impostare un limite automatico agli investimenti giornalieri o settimanali.

L’autocontrollo è un’arte più difficile quando si è agli inizi. Normalmente è l’esperienza che ti insegna a essere più lucido davanti ai grafici.

3 – Ignoranza

E’ veramente assurdo ma ci sono trader principianti che vogliono cominciare senza avere delle buone basi. Ora, sappiamo che non è certo difficile, ma per cominciare bisogna dedicare un po’ di tempo e energia ad imparare il trading online.

Un buon corso di trading gratuito, come quello offerto da XTB, è il modo giusto per eliminare completamente questo rischi!

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il più evidente dei rischi nel trading online. Semplicemente, non sempre il grafico si muoverà nella direzione che abbiamo preventivato. Per la verità, le perdite sono parte della strategia di tutti i trader di successo; l’obiettivo è fare più profitti che perdite, ma è impossibile limitare a zero gli errori di previsione nel lungo termine. Prima o poi una posizione in rosso, fosse anche soltanto per la legge dei grandi numeri, ci sarà anche sul nostro account.

Il rischio di mercato non si può azzerare. Subito dopo la legge di domanda e offerta, l’assioma più famoso della microeconomia è che il rischio è sempre proporzionale al rendimento. Il rischio non è nullo nemmeno quando teniamo i soldi fermi sul conto corrente, perché è sempre possibile che la nostra banca fallisca. I nostri soldi sono sempre soggetti al rischio di mercato, per quanto minimo questo possa essere.

Ecco un elenco dettagliato dei rischi di mercato.

1 – Fluttuazione dei prezzi

Il rischio di fluttuazione dei prezzi è il rischio più comune dei mercati finanziari. I prezzi degli strumenti finanziari, come le azioni, le obbligazioni o le valute, possono oscillare al rialzo o al ribasso in risposta ad eventi di mercato o notizie.

Ad esempio, se un’azienda riporta utili inferiori alle aspettative degli analisti, il prezzo delle sue azioni potrebbe diminuire. In generale, questo rischio deriva dall’incertezza dell’andamento futuro del mercato finanziario e può essere ridotto tramite la diversificazione degli investimenti e l’adozione di strategie di investimento a lungo termine.

2 – Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse si riferisce al rischio che il valore degli strumenti finanziari diminuisca a causa di variazioni dei tassi di interesse. Ad esempio, un aumento dei tassi di interesse può causare una diminuzione del valore delle obbligazioni, poiché si renderanno meno attraenti rispetto ad altre opzioni di investimento con tassi di interesse più alti.

Il rischio di tasso d’interesse può essere ridotto attraverso l’adozione di strategie di investimento a lungo termine, la diversificazione degli investimenti e la scelta di strumenti finanziari meno sensibili alle fluttuazioni dei tassi d’interesse, come gli ETF.

3 – Rischio di credito o di insolvenza

Il rischio di credito si riferisce al rischio che l’emittente di uno strumento finanziario non sia in grado di ripagare il debito (ad esempio, default). Questo può includere il rischio che lo Stato emittente di un’obbligazione non sia in grado di pagare i suoi debiti.

Per ridurre il rischio di credito o insolvenza, gli investitori possono scegliere di investire in strumenti finanziari con rating di credito elevati, come ad esempio obbligazioni emesse da governi con rating AAA. La diversificazione degli investimenti e l’analisi degli indicatori finanziari dell’emittente sono altre strategie che possono aiutare a gestire il rischio di credito o insolvenza.

4 – Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità si riferisce alla difficoltà di vendere un’attività perché il mercato è scarsamente liquido o perché il prezzo di vendita potrebbe essere inferiore al prezzo di acquisto.

Ad esempio, le azioni di piccole aziende o le obbligazioni di società meno note possono essere difficili da liquidare perché i loro mercati sono meno liquidi rispetto alle azioni di grandi aziende o alle obbligazioni governative. Gli investitori possono ridurre il rischio di liquidità limitando la dimensione degli investimenti in strumenti finanziari meno liquidi o scegliendo di investire in strumenti finanziari altamente liquidità.

5 – Rischio di volatilità del mercato

Il rischio di volatilità del mercato si riferisce alla possibilità che i mercati abbiano ampie fluttuazioni di prezzo nel breve termine a causa di eventi imprevisti, come crisi economiche o finanziarie, eventi geopolitici o catastrofi naturali. Questo rischio può causare gravi cali del mercato.

Questo rischio può influenzare negativamente il rendimento degli investimenti e può essere mitigato attraverso la diversificazione del portafoglio di investimento, l’adozione di una strategia di investimento a lungo termine e la limitazione dell’esposizione rispetto a settori o attività molto volatili. Inoltre, una corretta gestione del rischio di volatilità del mercato implica anche l’analisi del rapporto tra rischio-assunzione e rendimento atteso dei propri investimenti, in modo da bilanciare i vantaggi attesi con i potenziali rischi associati.

6 – Rischio di valuta

Il rischio di valuta si riferisce al rischio di subire perdite a causa di una fluttuazione sfavorevole del tasso di cambio tra due valute. 

Ad esempio, se un investitore detiene un’azione di una società giapponese e il tasso di cambio tra il yen giapponese e la valuta del suo paese diminuisce, il valore dell’azione in valuta nazionale diminuirà. Questo rischio può essere mitigato attraverso la diversificazione degli investimenti in diverse valute, l’utilizzo di derivati finanziari per coprire il rischio valutario o l’investimento in strumenti finanziari specificatamente progettati per eliminare o mitigare il rischio di cambio.

7 – Rischio di inflazione

Il rischio di inflazione si riferisce alla riduzione del valore reale del denaro a causa dell’aumento dei prezzi. Se l’inflazione è superiore ai rendimenti degli strumenti finanziari, l’investimento potrebbe non generare un adeguato rendimento reale.

Ad esempio, se l’inflazione annuale è del 3% e il tasso di interesse sui risparmi è solo dell’1%, il valore reale del denaro investito si ridurrebbe del 2%. Il rischio di inflazione può essere mitigato attraverso l’investimento in strumenti finanziari che offrono tassi di interesse in linea con l’inflazione, come i titoli indicizzati all’inflazione, oppure attraverso la scelta di investimenti che hanno una capacità intrinseca di proteggere contro l’inflazione, ad esempio investire in attività produttrici di materie prime o in immobili.

8 – Rischio di evento imprevisto

Il rischio di evento imprevisto si riferisce al rischio di perdite a causa di eventi imprevisti come attacchi terroristici, calamità naturali, guerre o crisi politiche. Questi eventi possono causare fluttuazioni di prezzo violente e imprevedibili sul mercato finanziario.

Anche se non possiamo azzerare i rischi di mercato, possiamo comunque fare molto per limitarli. Per esempio:

  • Possiamo fare pratica con il conto demo di eToro, che non prevede rischi, per migliorare la nostra capacità di studiare i mercati e di prevedere il loro andamento;
  • Formandoci attraverso libri e corsi di valore possiamo ridurre gli errori nelle nostre previsioni;
  • Padroneggiando gli indicatori di analisi tecnica e le strategie di analisi fondamentale possiamo anticipare meglio i trend di mercato.
citazione warren buffett sul rischio di mercato
Un ottimo modo per dire che prevedere il futuro dei mercati è sempre più difficile che interpretarne il passato

Rischi dovuti alla formazione di scarsa qualità

La formazione è essenziale in qualunque professione. Lo è soprattutto nel mondo della finanza, essendo un settore molto strutturato con tanti concetti da conoscere. La formazione è sempre il punto di partenza di un trader che vuole avere successo, non fortuna.

Il problema è che quando ti devi ancora formare non sai chi ti aiuterà con informazioni di valore e chi ti venderà aria fritta. Purtroppo molti trader si dedicano con anima e corpo, per anni, a imparare tecniche che non funzionano. Oltre a non ricevere soddisfazioni sui mercati, sprecano migliaia di euro per corsi di formazione controproducenti.

Il nostro consiglio per evitare questo problema è di selezionare attentamente i formatori da cui vuoi studiare. Per evitare di dover tirare a sorte:

  • Scegli materiale prodotto da investitori di comprovato successo, come i libri scritti da Warren Buffett
  • Molti broker autorizzati da Consob offrono corsi gratuiti ad alto valore aggiunto. Un esempio è l’ebook creato dagli esperti di AvaTrade: lo puoi scaricare gratuitamente qui.

Al contrario, è meglio lasciar stare i primi guru che trovi tra le inserzioni di Facebook o sui forum di trading. Anche se qualcuno di loro ha veramente delle informazioni di valore da insegnare, per la maggior parte sono persone che hanno fallito il loro tentativo di diventare trader e ora vogliono buttarsi sulla formazione per cercare di riparare i danni.

Altra cosa da sapere: spesso e volentieri i videocorsi costano di più per darti meno informazioni di quelle che trovi nei libri. Specialmente in Italia, ci sono persone che leggono i libri più conosciuti sul trading in inglese e re-impacchettano le stesse informazioni dentro a corsi venduti a un prezzo decuplicato.

Leggi anche: Corso My Trading Partner

Trading online senza rischi

Cerchiamo di riassumere il tutto: è possibile fare trading online senza rischi? No.

O meglio, è possibile imparare a fare trading online senza rischi: le simulazioni di trading messe a disposizione dalle migliori piattaforme ti permettono infatti di operare sui mercati esattamente come faresti con un conto reale. Usando però solamente denaro virtuale, non rischi nulla, non perderai soldi ma (ovviamente) nemmeno ne guadagnerai.

Investire denaro reale senza rischi invece non è un’opzione verosimile, per quanto riguarda il trading online. Esistono forme di investimento alternative che portano i rischi vicini allo zero ma al tempo stesso offrono dei rendimenti che non possono neanche essere definiti tali (come i conti deposito).

Nel mondo del trading online, invece, l’unica strada possibile è quella di limitare i rischi. Come?

Mettendo in pratica tutto ciò che abbiamo visto fino a questo momento:

  • scegliendo un broker regolamentato per non incorrere in truffe
  • monitorando attentamente i mercati per limitare le conseguenze degli imprevisti operativi
  • dedicando il giusto tempo alla formazione e alla pratica sul campo

Un trader competente e consapevole è infatti un trader capace di muoversi su un terreno rischioso, senza cercare di eliminare i rischi ma evitandoli, riducendone l’impatto sia dal punto di vista pratico che (ancora più importante) da quello psicologico.

In conclusione

Abbracciare l’esistenza del rischio è essenziale per diventare un buon trader. Persino i migliori investitori al mondo alle volte si sono fatti cogliere impreparati. Che sia una posizione soggetta a slippage o una previsione sbagliata, fa parte del percorso.

La cosa importante è limitare questi danni. Agisci soprattutto su quelli che puoi controllare totalmente, partendo dalla scelta di un broker serio e di un formatore valido. Per quanto riguarda i rischi su cui non hai pieno controllo, invece, come abbiamo visto ci sono tante cose che puoi fare per ridurre il loro impatto al minimo. Nel lungo termine non sono pochi errori di calcolo a fare la differenza, quanto la costanza nel mietere operazioni ben calibrate attraverso una piattaforma valida.

Se sei appena entrato nel mondo del trading online, dedica il 50% del tuo tempo alla formazione e il restante 50% alla pratica con un conto demo. I rischi sono molto più alti in partenza, quando non sei ancora abbastanza esperto da poter controllare al meglio tutte le variabili. Nel tempo ti accorgerai di quanto l’esperienza sia fondamentale per mitigare il rischio di imprevisti e per imparare a fare previsioni corrette.

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FAQ

Quali sono i rischi del trading online?

I rischi del trading online possono essere riassunti in quattro tipologie: quello di cadere in una truffa, le inefficienze del broker, gli errori umani e il rischio di mercato. Anche se il rischio di mercato non può essere azzerato, c’è molto che puoi fare per evitare le truffe e limitare gli imprevisti.

Il trading online è rischioso?

Come tutte le attività professionali e le attività d’investimento, anche il trading online -essendo una fusione tra le due cose- è rischioso. Detto questo, un bravo investitore è in grado di controllare il rischio molto meglio di un trader alle prime armi.

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