Lo stop loss è uno strumento estremamente utile nel trading online. Si tratta di un sistema molto semplice per limitare le perdite in caso una posizione vada male: quando il prezzo dello strumento finanziario tocca il prezzo che hai scelto come stop loss, la posizione viene chiusa in automatico dalla tua piattaforma. Viene usato soprattutto dai trader che amano l’analisi tecnica.
Questo è anche uno strumento poco compreso. I trader inesperti tendono a usarlo troppo poco, mentre ci sono investitori che ne fanno un uso eccessivo su posizioni in cui andrebbe evitato.
🛠 Strumento: | Stop Loss |
❓ Cos’è: | Strumento di gestione del rischio |
🎯 A cosa serve: | Fissare un valore di perdita massima |
📍 Dove usarlo: | Pepperstone / XTB / eToro |
✔️ Conto demo gratuito: | Sì |
Oggi vedremo esattamente cos’è e come funziona lo stop loss, come utilizzarlo al meglio e infine faremo degli esempi pratici usando broker come eToro.
Ormai tutte le principali piattaforme di trading ti permettono di impostare lo stop loss, quindi da questo punto di vista le limitazioni sono poche. L’importante è capire come usarlo, che è proprio ciò di cui stiamo per parlare insieme.
Per i principianti, il Copy Trading del già citato eToro è forse uno degli strumenti più utili, perché permette di affidarsi ai trader più esperti in grado di settare lo stop loss ai livelli più adeguati.
Clicca qui per registrarti su eToro
Indice
Cos’è e come funziona lo stop loss
Lo stop loss è un elemento fondamentale di ogni trading system e serve a chiudere in automatico la posizione se questa va in perdita oltre un certo limite. Tu puoi selezionare il limite, normalmente indicando un prezzo al quale vuoi che il tuo investimento venga chiuso dalla piattaforma. Se ad esempio compri delle azioni Tesla a 720$, puoi impostare uno stop loss a 600$. Se il prezzo scende a 600$, il tuo investimento viene chiuso dal tuo broker.
Il grande vantaggio dello stop loss, rispetto alla chiusura manuale della posizione, è proprio che tutto viene fatto in automatico. Non serve che tu sia davanti al computer o allo smartphone con la piattaforma aperta, non serve nemmeno che i tuoi dispositivi siano accesi. Una volta che il broker riceve la tua istruzione, la seguirà in qualunque caso.
L’esatto opposto dello stop loss è il take profit. Il take profit serve a chiudere in automatico una posizione quando questa raggiunge un certo livello di profitti. Insieme le due cose ti permettono di calcolare in anticipo il rapporto tra rischio e rendimento di un trade, ma ne parleremo meglio più avanti nel corso della guida.
Continuiamo a parlare dello stop loss: come funziona questo strumento? In buona sostanza, come un ordine che tu dai al broker. Stai dando l’istruzione di chiudere la tua posizione se si verifica una certa perdita, e il broker ha il compito di onorare questo comando in qualunque momento.
Come si usa lo stop loss?
Lo stop loss può essere impostato in ogni momento: di solito viene selezionato al momento dell’apertura della posizione. Quasi tutte le piattaforme ti permettono, in ogni caso, di impostarlo anche in un secondo momento modificando il tuo trade già aperto.
Esistono diversi modi per approcciare lo stop loss, che dipendono dal tuo stile di trading e dal modo in cui la piattaforma ti permette di operare. In generale possiamo distinguere quattro tipologie ti impostazioni:
- Valore assoluto: in questo caso imposti la quantità massima di denaro che sei disposto a perdere con la tua posizione. Se il prezzo arriva a qualunque livello che ti causa questa perdita, l’investimento viene liquidato.
- Percentuale: scegli la percentuale del capitale investito che sei disposto a perdere, al massimo, dal tuo trade.
- Prezzo: in questo caso imposti il prezzo esatto al quale vuoi che la tua posizione venga chiusa in perdita.
- Pips: utilizzato soprattutto nel Forex, determina la quantità di pips contraria al senso del tuo investimento che sei disposto a perdere.
Lo stesso vale, normalmente, anche per il take profit. Scegliendo una piattaforma completa e professionale, come Metatrader, hai la possibilità di impostare ogni tipo di stop loss incluse le varianti più avanzate come il trailing stop. Non è un caso che Metatrader sia, da oltre 15 anni, la piattaforma di trading più utilizzata al mondo.
Se stai cercando un valido broker con cui sfruttare le potenzialità di Metatrader, un intermediario molto valido è Trade.com. Trade.com è sul mercato da anni e si è guadagnato una reputazione importante grazie alla scelta delle piattaforme, agli spread bassi e alla possibilità di negoziare in diversi modi (CFD, DMA e risparmio gestito).
Quando usare lo stop loss?
Questo è un argomento molto importante e ti consiglio di fare attenzione alle cose che stiamo per dire, anche se è la pratica che rende perfetti. Lo stop loss andrebbe sempre utilizzato sulle posizioni speculative, ad esempio quando investi attraverso i CFD e utilizzando la leva finanziaria. Questo perché, normalmente, le posizioni speculative si basano sulla predizione di dove andrà il prezzo nel breve termine: se il prezzo si allontana dalla tua previsione, è probabile che questa fosse sbagliata.
Al contrario, quando investi sul lungo termine è molto meno utile. Anzi, nella maggior parte degli investimenti a lungo-lunghissimo termine non ha proprio senso usare lo stop loss, anche se ci sono le eccezioni. Vediamo esattamente come gestire entrambe le situazioni.
Leggi anche: Previsioni Forex
Stop loss e leva finanziaria
Un altro motivo per cui è importante usare lo stop loss nel day trading riguarda proprio la leva finanziaria, tipica degli investimenti di brevissimo termine e dello scalping. Con la leva finanziaria, anche detta “investimento con margine”, il trader prende in prestito del denaro dal suo broker per acquistare strumenti finanziari. Questo amplifica le oscillazioni dell’investimento, perché investire di più significa generare più profitti e più perdite.
Quando usi la leva finanziaria, specialmente se è una leva alta, un’oscillazione contenuta del prezzo potrebbe avere un grande impatto sul capitale che avevi investito. Per questo è importante usare lo stop loss, in modo da evitare oscillazioni troppo grandi che possono farti perdere tutto il denaro investito.
Il nostro consiglio è quello di fare tanta pratica. Il tuo obiettivo è imparare a posizionare lo stop loss dove riesce a limitare il più possibile le perdite, senza però impedire alla tua posizione di avere il tempo per andare in profitto. Come tutti i trader sanno bene, succede spesso che un trade si trovi leggermente in negativo prima di riprendere la sua corsa verso l’alto.
Se vuoi fare pratica, il modo migliore è aprire un conto demo. Un conto demo è un account in cui fai trading con denaro virtuale, simile in tutto e per tutto a quello che faresti con un conto reale. In questo modo puoi accumulare esperienza senza rischiare il tuo capitale. Un conto demo molto completo, illimitato e 100% gratuito è quello di XTB. Puoi aprire gratis il tuo conto demo su XTB cliccando qui.
Stop loss e investimenti di lungo termine
Quando si fanno investimenti orientati al lungo termine, al contrario, lo stop loss perde di significato. Questo perché nel lungo termine i mercati finanziari crescono, per effetto della crescita economica globale. Anche se nel breve termine si possono verificare delle oscillazioni, dovute al cambiamento del contesto economico (recessioni, aumento dei tassi delle banche centrali, incertezza, ecc.) non cambia le prospettive di lungo termine.
Questo vale soprattutto quando si investe in strumenti finanziari che hanno obiettivi di crescita a lungo termine, come le azioni di giovani società. Le cosiddette growth stocks, aziende che crescono molto in fretta ma non distribuiscono ancora dividendi, ne sono un ottimo esempio. Possiamo nominare ad esempio NIO, Airbnb o Coinbase.
Anche se sono già società con una capitalizzazione importante e i loro brand sono conosciuti in tutto il mondo, finanziariamente sono ancora realtà giovani. Una piccola variazione nel contesto economico, come un cambiamento dei tassi di interesse centrali, potrebbe impattare molto sulla loro quotazione. Impostando uno stop loss, c’è il rischio che questo venga colpito prima di dare all’azienda il tempo di far valere le sue prospettive di lungo termine.
Dove mettere lo stop loss: teoria e esempi
Ora hai ben chiaro cosa sia questo strumento e quali siano le sue applicazioni nel mondo del trading. Possiamo passare alla pratica, cioè possiamo iniziare a vedere come usarlo in base al tipo di investimento che stiamo per fare. Prenderemo in esame tutte le principali situazioni in cui potresti trovarti, e per ognuna di queste faremo sia una spiegazione che un esempio pratico.
Tutti gli esempi riportati sono presi dalla piattaforma di eToro. Come forse già saprai, al momento è il broker più utilizzato in Europa. Noi ti consigliamo di esercitarti aprendo un conto demo su eToro perché ti offre tutto ciò che un trader potrebbe desiderare, sia in modalità demo che reale:
- Il conto demo è gratuito e illimitato
- Non ci sono commissioni di trading fisse, nemmeno per comprare azioni reali, e gli spread sui CFD sono bassissimi
- L’app di trading è estremamente facile da utilizzare
- Puoi accedere a migliaia di strumenti finanziari appartenenti a tutte le principali asset class: azioni, Forex, criptovalute, materie prime, indici, ETF e futures
- eToro ha una funzionalità unica nel suo genere, il CopyTrading, che ti permette di copiare le mosse dei tuoi trader preferiti anche quando non sei davanti al computer
1. Stop loss con supporti e resistenze
Questo è il modo più tradizionale per scegliere come piazzare uno stop loss. Il trader identifica un livello di prezzo critico per la sua posizione, che in caso venisse superato renderebbe quasi impossibile chiudere in profitto il trade. Lo stop loss viene piazzato qui, in modo che se le cose dovessero mettersi male la posizione verrebbe chiusa limitando al minimo le perdite.
Come esempio abbiamo un grafico del cambio EUR/USD. Come puoi notare, nelle ultime candele il prezzo ha formato un trend rialzista che potrebbe tornare a sfidare i massimi precedenti. Può essere un momento per aprire una posizione long, in modo da cavalcare il trend in corso fino a che questo ha forza per proseguire.
Chiaramente il trend potrebbe anche invertirsi, per cui ci conviene identificare un livello al di sotto dell’inizio del trend rialzista. Se il prezzo dovesse scendere fino a qui, sarebbe ormai evidente che il trend rialzista è finito e che ora il mercato sta puntando al ribasso. Nell’immagine in basso puoi vedere come e dove avremmo piazzato lo stop loss e il take profit.
2. Utilizzare una trend line come riferimento
Un secondo metodo efficace prevede di usare le trend line come riferimento per piazzare lo stop loss. In questo caso il trader cerca di cavalcare il trend senza accettare nemmeno il minimo rimbalzo contrario, che farebbe scattare lo stop. Come prima cosa, dunque, è necessario trovare una trend line abbastanza forte e netta da sostenere una scelta di questo tipo.
Chiaramente non basta un normale stop loss per fare in modo che la posizione venga chiusa sulla base della trend line. Purtroppo al momento nessuna piattaforma permette ancora di usare un disegno sul grafico come stop, ma si può facilmente ovviare a questo problema usando un trailing stop loss. Il grafico nell’immagine più in basso è un chiaro esempio.
In questo grafico possiamo notare che il prezzo dell’oro è in salita. Possiamo quindi aprire una posizione di acquisto, in modo da cavalcare il trend fino a quando questo durerà. Per assicurarci di chiudere la posizione al primo ritracciamento, possiamo utilizzare uno stop loss. In questo caso ci basterebbe applicare un trailing stop: se il prezzo continuerà a salire, questo farà in modo che lo stop si sposti di conseguenza. Se al contrario il trend dovesse invertirsi, lo stop loss limiterebbe le perdite.
3. Piazzare lo stop loss con gli indicatori
Gli indicatori di trading sono un altro ottimo strumento a disposizione degli investitori per scegliere dove posizionare lo stop loss. In questo caso ci riferiamo soprattutto agli indicatori veri e propri, cioè quelli che disegnano un tracciato sul grafico. Gli oscillatori, dal momento in cui vengono presentati su un grafico separato, non sono altrettanto utili.
Ci sono diversi indicatori che potremmo utilizzare come indicazione per posizionare il nostro stop loss: le bande di Bollinger, le medie mobili e le nuvole di Ichimoku sono i più comuni. Tutti questi strumenti hanno la caratteristica di disegnare sul grafico i potenziali punti di supporto e resistenza, che si aggiornano insieme alle candele del grafico anziché essere fissi in un punto specifico.
Nell’esempio successivo abbiamo utilizzato proprio una media mobile, essendo un indicatore semplice da usare e molto popolare. In questo caso, come puoi notare, la media mobile non si trova sempre alla stessa distanza dal prezzo di mercato. Per questo non possiamo utilizzare uno stop loss tradizionale né un trailing stop. Dovremo impostare lo stop manualmente spostandolo da periodo a periodo.
4. Basarsi sui livelli di Fibonacci
Anche se non è mai stato spiegato razionalmente il motivo, sappiamo che i livelli di Fibonacci hanno una forte correlazione con i rimbalzi degli strumenti finanziari. Ci sono tantissimi trader che basano la loro strategia di investimento sui ritracciamenti di Fibonacci; per questo motivo abbiamo pensato di presentare anche il modo in cui li si può usare per posizionare lo stop loss.
Come prima cosa, bisogna sempre ricordare che i livelli di Fibonacci hanno decine di strategie che li vedono coinvolti. Noi useremo quella più classica: posizioneremo lo zero alla base di un trend e il 100 al massimo raggiunto dal trend stesso. I livelli che compariranno nel mezzo ci diranno dove inserire la chiusura automatica sulle perdite.
Possiamo scegliere uno qualunque dei livelli di Fibonacci come stop loss per la nostra posizione. Guardando il grafico nell’immagine qui sopra, puoi vedere come sia in corso un trend rialzista piuttosto evidente. Quello che possiamo fare è puntare sulla continuazione del trend, aprendo una posizione di acquisto. Di conseguenza possiamo impostare lo stop loss allo stesso prezzo segnato dal livello 61,8% di Fibonacci.
Dove usare lo stop loss
Analizziamo alcune piattaforme che permettono di familiarizzare con il funzionamento dello stop loss in modo semplice e intuitivo, anche per i principianti.
Pepperstone
Pepperstone offre un ambiente completo per l’utilizzo dello stop loss, con le seguenti caratteristiche:
- Piattaforme avanzate: MetaTrader 4, MetaTrader 5 e cTrader, tutte con funzionalità di stop loss
- Smart Trader Tools: pacchetto di indicatori avanzati che includono funzioni di stop loss automatico
- Esecuzione ultra-rapida: cruciale per l’efficacia degli stop loss
- Conto demo: per praticare l’implementazione dello stop loss senza rischi
- Analisi di mercato: report che possono aiutare a determinare livelli appropriati di stop loss
- Spread competitivi: importanti per un’efficace strategia di stop loss
Pepperstone è adatto sia ai trader esperti che ai principianti, offrendo strumenti avanzati per l’implementazione dello stop loss.
Clicca qui per registrarti su eToro
XTB
XTB si distingue per la sua offerta formativa completa. I suoi punti di forza sono:
- xStation Academy: corso completo che include lezioni sul money management e stop loss
- Piattaforma xStation 5: intuitiva e ottimizzata per l’uso dello stop loss
- Webinar e seminari: sessioni educative regolari sulle strategie di gestione del rischio
- Conto demo: per testare strategie di stop loss senza rischi
- Ampia gamma di strumenti finanziari: per applicare lo stop loss su diversi asset
- Assistenza clienti: supporto in italiano per i trader
XTB è ideale per chi vuole apprendere l’uso dello stop loss attraverso un percorso formativo strutturato.
Clicca qui per registrarti su XTB
eToro
eToro è una piattaforma innovativa con oltre 20 milioni di utenti. Le sue caratteristiche principali includono:
- Interfaccia intuitiva: facile da usare anche per i meno esperti
- Stop Loss accessibile: impostabile con pochi click
- Copy Trading: permette di replicare le strategie di stop loss dei trader esperti
- Ampia gamma di asset: per testare lo stop loss su diversi mercati
- Conto demo: per praticare l’uso dello stop loss senza rischi
- Materiali educativi: guide e webinar sull’uso corretto dello stop loss
Il Copy Trading di eToro è particolarmente utile per i principianti, permettendo di imparare l’uso dello stop loss dai trader più esperti.
Clicca qui per registrarti su eToro
Tutorial: come inserire lo stop loss
Ora non solo sai cos’è lo stop loss, ma sai anche quali strategie puoi utilizzare per inserirlo efficacemente. Possiamo vedere ora come come usare la piattaforma di eToro, sulla quale ti puoi registrare gratis da qui, per impostare lo stop loss a tutti gli effetti. Subito dopo che ti sarai registrato riceverai 20.000$ virtuali che potrai usare per fare trading in modalità demo, senza correre rischi di trading. Approfittando di questa funzionalità gratuita, impostiamo il nostro primo stop loss.
Come prima cosa, dobbiamo scegliere lo strumento finanziario su cui investire. Per il nostro esempio utilizzeremo le azioni Apple, ma puoi scegliere qualunque asset presente sulla piattaforma. Ti basta digitare il nome dello strumento nella barra di ricerca in alto e poi cliccare su “Grafico“.
Ora che hai il grafico davanti, puoi scegliere in quale direzione investire (buy o short) e puoi decidere dove posizionare lo stop loss. Se vuoi avere le idee più chiare, puoi anche espandere il grafico a schermo intero cliccando sulle due frecce in alto a destra. Una volta che hai preso la tua decisione -non ci pensare troppo, è solo un tutorial esemplificativo- possiamo procedere. Clicca su “Investi” per andare al passaggio successivo.
Comincia scegliendo “Vendi” o “Acquista” in base alla direzione in cui vuoi investire. Dopodiché clicca su “Stop Loss” per scegliere il livello dove desideri impostarlo. Di default, su eToro tu puoi scegliere la cifra massima che sei disposto a perdere e la piattaforma ti dirà a che percentuale del tuo investimento corrisponde. Puoi anche selezionare, se lo preferisci, un trailing stop cliccando sulla casella apposita.
Lo stop loss è una sicurezza?
Per concludere la nostra guida vogliamo fare una precisazione importante: non è sicuro al 100% che lo stop loss riuscirà a limitare le tue perdite. Possono esserci dei casi in cui questo non avviene, ed è importante parlarne in modo da sapere come evitare il problema.
Tanto per cominciare, lo stop loss non può essere garantito quando il mercato chiude e riapre. Supponiamo che tu abbia investito su un’azione che hai comprato a 100€, mettendo uno stop loss a 97€. Se il mercato chiude a 98,50€ e il giorno dopo apre a 96€, il tuo investimento si aprirà al di sotto dello stop loss e verrà chiuso appena possibile dal broker.
Per limitare questo problema, puoi limitare al minimo le posizioni speculative che mantieni aperte da un giorno all’altro. Non è un caso che si parli di “day trading”, proprio perché la speculazione e la chiusura dei mercati non vanno sempre d’accordo.
La seconda cosa che può succedere è che non ci sia abbastanza liquidità per coprire la tua posizione nel momento in cui il prezzo tocca il tuo stop loss. Questo può succedere, ad esempio, in periodi di alta volatilità che seguono grandi avvenimenti economici. Il broker non può trovare una controparte al tuo investimento mentre il prezzo si muove oltre il tuo stop loss.
Non si può dire che lo stop loss “non funziona” in questi casi. Si tratta semplicemente di fasi di mercato che, in ogni caso, possono essere anticipate per evitare che le posizioni rimangano aperte mentre avvengono.
Trailing Stop loss
Un’ultima variante dello stop loss, che non si può nemmeno pienamente definire uno stop loss, è il trailing stop. In questo caso non scegli un preciso livello di prezzo o di denaro perso al quale la tua posizione dev’essere chiusa. Il trailing stop si basa su un numero massimo di pips che sei disposto a perdere rispetto al valore attuale di mercato di uno strumento finanziario.
Se il prezzo dello strumento finanziario si muove nella direzione opposta al tuo investimento, lo stop loss non viene modificato. Se il prezzo si muove a favore del tuo investimento, invece, lo stop si sposta insieme al prezzo. Questo ti permette di cavalcare i trend e di spostare in modo dinamico lo stop loss a tuo favore, senza intervenire manualmente.
Un trailing stop non si può definire pienamente uno stop loss, perché potrebbe venire colpito anche mentre il tuo investimento è in profitto. Immaginati, per esempio, di impostare un trailing stop 5 pips al di sotto del livello attuale di prezzo.
Se il prezzo si muove di 10 pips a favore del tuo investimento, il trailing stop si troverà 5 pips più in alto rispetto al prezzo di pareggio. In questo caso, anche se il prezzo toccasse il trailing stop avresti comunque realizzato un guadagno.
Conclusioni
Lo stop loss è uno dei migliori alleati di ogni trader, dal principiante al più esperto. Da usare in sinergia con il take profit, si tratta di uno degli strumenti di gestione del rischio imprescindibili per ogni investitore, da imparare a usare il prima possibile.
Per questo motivo abbiamo analizzato la questione anche dal punto di vista pratico, presentando alcune delle modalità più vicine alle esigenze dei trader alle prime armi, che possono così applicare lo stop loss ai propri investimenti in modo semplice e intuitivo.
Per cominciare, rimane sempre valido il consiglio di affidarsi ai conti demo gratuiti, così da annullare completamente i rischi e migliorare il tuo money management in completa tranquillità.
Puoi attivare un conto demo cliccando sulla tabella:
Piattaforma: Deposito Minimo: 200€ Licenza: Cysec |
|
|
|
---|---|---|---|
Piattaforma: xStation Deposito Minimo: 0.00€ Licenza: Cysec |
|
|
|
Piattaforma: Proprietaria Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
|
Il 51% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
|
FAQ
Lo stop loss è una funzione delle piattaforme di trading che ti permette di chiudere in automatico un investimento, se questo va in perdita oltre una certa soglia. Puoi scegliere se usarlo oppure no, così come puoi scegliere la soglia da usare per la chiusura automatica della posizione.
Il take profit serve a chiudere in automatico la tua posizione quando hai guadagnato una certa cifra, mentre lo stop loss serve a limitare le perdite. Sono due funzionalità speculari che, insieme, ti permettono di automatizzare la chiusura dei tuoi investimenti.
Un trailing stop loss non è fisso a un certo livello di prezzo, ma si muove insieme alla quotazione dello strumento finanziario. Quando lo strumento si muove a favore della tua posizione, il trailing stop si muove con lui; quando si muove in direzione contraria, invece, rimane fermo.
Non è garantito che lo stop loss funzioni sempre. Esistono due eccezioni: se i mercati chiudono e riaprono a un prezzo che oltrepassa il tuo stop loss, la posizione verrà chiusa appena possibile dal tuo broker; lo stesso avviene se una forte volatilità sui mercati fa rapidamente saettare il prezzo oltre il tuo stop loss.