Vendita allo Scoperto: cos’è, come funziona e quando usarla

Normalmente gli investitori sperano di vedere le loro azioni aumentare di prezzo e di valore, ma questo non è sempre il caso. Esiste anche la possibilità di avere dei profitti quando il valore degli strumenti finanziari scende, utilizzando la vendita allo scoperto per puntare proprio sulle fasi ribassiste del mercato. In inglese viene chiamato short selling, ed è un tipo di operazione che ormai è diventato piuttosto comune anche tra gli investitori al dettaglio.

In questa guida vogliamo coprire tutti gli aspetti importanti della vendita allo scoperto. Insieme capiremo come funziona, come utilizzarla a proprio favore e in che modo questa pratica aiuta i mercati a essere più efficienti.

Vendita allo scoperto – riepilogo:

👨‍🏫 Cos’è:Vendita di asset senza possederli
👥 Chi può farla:Tutti
❓ Come farla:CFD
📍 Dove farla:Pepperstone / XTB / eToro
💶 Capitale per iniziare:100-200 €

Se vuoi provare in prima persona a fare short selling sugli strumenti finanziari, senza correre rischi, puoi farlo utilizzando il conto demo gratuito di eToro.

Il conto demo è un simulatore di Borsa, che ti permette di provare a investire online sia a rialzo che a ribasso utilizzando solo denaro virtuale. Lo riteniamo un ottimo modo per fare pratica e accumulare esperienza nella vendita allo scoperto, prima di spostarsi poi agli investimenti con denaro reale.

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Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sulla vendita allo scoperto

Cosa significa “vendere allo scoperto”?

Vendere “allo scoperto” significa letteralmente vendere qualcosa che non è di tua proprietà. Esattamente come puoi comprare un asset per rivenderlo a un prezzo più alto, puoi anche vendere subito uno strumento finanziario per poi acquistarlo in un secondo momento a un prezzo più basso. Il risultato finale non cambia: alla fine stai sempre comprando e vendendo, lo stai solo facendo nell’ordine inverso.

Oggi questo processo è diventato semplicissimo se usi una qualunque piattaforma per investire online. Devi soltanto cliccare su “Vendi” o su “Short” anziché su “Compra” o “Acquista”, ma questo non spiega cosa succede dietro le quinte. Visto che abbiamo deciso di dedicare questa intera guida alla vendita allo scoperto, ci interessa sapere anche come sia possibile tutto questo.

Quando vendi allo scoperto delle azioni, come prima cosa le stai prendendo in prestito dal tuo broker. Subito dopo averle prese in prestito dal broker le vendi sul mercato al loro prezzo attuale, incassando una certa cifra; questa cifra non è ancora tua, perché hai ancora un debito con il tuo broker. Devi restituire le azioni che hai preso in prestito, per cui ad un certo punto devi scegliere di riacquistarle.

Se riacquisti le azioni a un prezzo più alto di quello a cui le hai vendute, avrai una perdita. Supponiamo ad esempio che tu abbia venduto delle azioni a 12€ ciascuna e che tu le abbia riacquistate a 13€: per ciascuna azione che avevi venduto allo scoperto avrai perso 1€.

Al contrario, quando riacquisti i titoli a un prezzo più basso di quello a cui li avevi venduti ottieni un profitto. Nell’esempio di prima, se tu avessi venduto le azioni a 12€ ciascuna per poi riacquistarle a 11€ ciascuna, per ogni azione che hai venduto allo scoperto avresti guadagnato 1€.

Quando vendere allo scoperto?

Come avrai capito, la vendita allo scoperto è molto utile quando pensi che il valore di uno strumento finanziario scenderà nel corso del tempo. Se pensi ad esempio che il prezzo del petrolio sia troppo alto e che nei prossimi mesi inizierà a scendere, puoi aprire una posizione short sul petrolio e attendere che la quotazione diminuisca. In questo caso lo short selling è una vera e propria tecnica di investimento per puro scopo di profitto.

Molti hedge funds e altri grandi investitori istituzionali usano la vendita allo scoperto anche per un altro scopo, cioè per la copertura del rischio. Supponiamo, ad esempio, che secondo te la performance di Apple quest’anno sarà migliore della performance delle azioni Samsung. Se ti limiti a comprare le azioni di Apple, sei comunque esposto al rischio che l’intero settore dell’elettronica di consumo registri una performance deludente.

In questo caso potresti comprare le azioni di Apple e nello stesso momento vendere allo scoperto le azioni di Samsung. A prescindere da come influirà l’andamento del settore sulle due aziende, i tuoi investimenti ne risentiranno in un modo neutro. Il risultato finale sarà soltanto la differenza tra l’andamento delle azioni Apple e l’andamento delle azioni Samsung.

Questo tipo di pratica, in termini tecnici, si dice hedging. Può essere utilizzato per coprire il rischio di cambio, il rischio di approvvigionamento di materie prime o altri tipici rischi associati agli investimenti. Anche se si tratta di una pratica utilizzata storicamente dai grandi fondi d’investimento, ormai le piattaforme di trading online rendono l’hedging facilmente accessibile anche agli investitori al dettaglio.

quando conviene vendere allo scoperto
La vendita allo scoperto di un certo strumento fa solitamente parte di una strategia più ampia

Come funziona la vendita allo scoperto con i CFD

Ormai tutte le principali piattaforme di trading online si basano sui CFD, i famosi strumenti derivati che permettono di accedere ad alcuni importanti vantaggi. Tanto per cominciare, la vendita allo scoperto attraverso i CFD costa di meno: si risparmia, di solito, per lo meno il costo delle commissioni fisse che le banche e le società di gestione del risparmio impongono ai clienti. Inoltre si può accedere alla leva finanziaria in modo facile e poco costoso, il che è molto utile quando si fanno operazioni speculative di breve termine.

Oltre a questi tipici vantaggi dei CFD, ce n’è uno in più che riguarda nello specifico la vendita allo scoperto. Quando utilizziamo questi contratti, di fatto, risparmiamo tutto il processo lungo e complesso che abbiamo descritto all’inizio. Non dobbiamo prendere in prestito dei titoli, venderli, mettere da parte la somma che abbiamo ottenuto e poi riacquistarli.

I CFD sono un semplice accordo tra noi e il broker. Se il valore dello strumento che abbiamo venduto allo scoperto scende, il broker ci dovrà pagare la differenza tra il prezzo iniziale e il prezzo a cui abbiamo chiuso il nostro investimento. Se invece il prezzo dello strumento finanziario aumenta, saremo noi a dover pagare la differenza al broker. Anche per questo ci sono così tanti costi in meno coinvolti in questo tipo di operazione.

Di fatto la vendita allo scoperto tramite CFD è anche più accessibile. Puoi utilizzare qualunque broker online regolamentato da Consob per farla, possibilmente scegliendone uno di qualità come Trade.com che ti offra sicurezza, costi bassi e facilità di utilizzo.

vendere cfd allo scoperto
Fare short selling con i CFD è più conveniente per via dei minori costi di negoziazione

Dove fare la vendita allo scoperto?

Analizziamo brevemente le migliori piattaforme di trading online che permettono di vendere allo scoperto gli asset presenti a catalogo.

Pepperstone

Pepperstone è rinomata per la sua esecuzione rapida e gli spread competitivi, caratteristiche cruciali per la vendita allo scoperto. Offre:

  • Piattaforme avanzate: MetaTrader 4, MetaTrader 5 e cTrader
  • Smart Trader Tools: pacchetto di indicatori avanzati per strategie di vendita allo scoperto
  • Vasta gamma di CFD: su diverse classi di asset
  • Analisi di mercato: report giornalieri per identificare opportunità di vendita allo scoperto
  • Educazione: webinar e materiali formativi sulle strategie di trading
  • Conto demo: per praticare la vendita allo scoperto senza rischi

Pepperstone fornisce un ambiente completo per trader di tutti i livelli interessati alla vendita allo scoperto.

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XTB

XTB è un broker affidabile con una solida offerta per la vendita allo scoperto. I suoi punti di forza includono:

  • Piattaforma xStation 5: ottimizzata per la vendita allo scoperto
  • Ampia selezione di CFD: con spread competitivi
  • xStation Academy: corso completo e gratuito che copre la vendita allo scoperto
  • Webinar e seminari: sessioni educative regolari sulle strategie di trading
  • Conto demo: per testare le strategie di vendita allo scoperto

XTB offre un’esperienza formativa di alto livello, ideale per chi vuole padroneggiare la vendita allo scoperto.

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eToro

eToro è una piattaforma leader nel social trading, ideale per chi vuole approcciarsi alla vendita allo scoperto. Si distingue per:

  • Ampia gamma di CFD: azioni, criptovalute, materie prime e altri asset
  • Interfaccia user-friendly: semplice da utilizzare anche per i principianti
  • Copy Trading: possibilità di replicare le operazioni di trader esperti
  • Educazione: materiali formativi e webinar sulla vendita allo scoperto
  • Conto demo: per praticare strategie di vendita allo scoperto senza rischi

Per vendere allo scoperto su eToro, basta selezionare l’asset, impostare il capitale e cliccare sull’opzione di vendita.

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Tutte queste piattaforme offrono gli strumenti necessari per effettuare vendite allo scoperto in modo efficace, sia per trader principianti che per quelli più esperti.

Vendere allo scoperto conviene?

Perché dovresti usare la vendita allo scoperto?

Per avere una panoramica completa dello short selling è utile confrontare i suoi vantaggi con i suoi svantaggi. Tanto per cominciare, il primo vantaggio dello short selling per chi lo pratica è la possibilità di investire in qualunque fase del mercato.

Anziché doversi limitare a operare nei momenti in cui i titoli crescono, i trader e gli investitori possono trarre vantaggio di qualunque periodo. Specialmente per chi è trader di professione, questa è una consapevolezza importante.

Il secondo vantaggio della vendita allo scoperto è che offre più sicurezza di avere dei titoli negoziati al loro equo valore. Dal momento in cui domanda e offerta sono libere di fare il loro corso, tutti i partecipanti al mercato traggono il vantaggio di una maggiore efficienza e di maggiore liquidità.

Impossibile trascurare il terzo grande vantaggio dello short selling, cioè la facilità nel realizzare strategie di copertura del rischio. Si può coprire il rischio di una singola azione rispetto al suo indice, di un’azione rispetto a una certa materia prima o ancora il tasso di cambio tra valute. La complessità associata a questo tipo di operazioni è diminuita molto grazie alle piattaforme di trading online.

La vendita allo scoperto porta con sé anche svantaggi e rischi, non a caso rimane comunque un tipo di operazione marginale rispetto al classico acquisto di asset da rivendere a un prezzo più alto.

Il primo vantaggio della vendita allo scoperto è che quando compriamo un titolo per venderlo a un prezzo più alto, nella peggiore delle ipotesi il prezzo del titolo può scendere a zero. Anche se è davvero raro che succeda, questo significa che nella peggiore delle ipotesi un titolo può farci perdere al massimo la quantità di denaro che abbiamo usato per comprarlo.

Dall’altra parte lo stesso titolo può crescere potenzialmente all’infinito, senza un vero limite superiore. Questo significa che non c’è limite, almeno in teoria, alla quantità di denaro che si può perdere con un’operazione di vendita allo scoperto. In realtà non è comunque così, perché si possono usare gli stop loss per limitare le perdite e si può fare affidamento alla protezione dal saldo negativo che in Europa è obbligatoria per tutti i broker di CFD.

L’ultimo svantaggio della vendita allo scoperto sono i costi associati a questa operazione, che richiede un esborso maggiore rispetto agli acquisti classici. Il motivo è che dovendo prendere in prestito dei titoli dal nostro broker, ogni giorno ci verrà addebitata una piccola commissione che rappresenta il nostro “canone di affitto” su quei titoli. Anche questo problema si può comunque aggirare usando i CFD, che non prevedono nessun prestito vero e proprio di titoli ma solo un accordo con il broker.

Un’ultima osservazione: molti di coloro che hanno opinioni sul trading negative non conoscono la vendita allo scoperto e quindi perdono soldi, tanti soldi, quando i mercati scendono.

Lo short selling danneggia le aziende?

Nella maggior parte dei casi lo short selling non danneggia le aziende, anche se le loro azioni vengono vendute allo scoperto. Ci sono due motivazioni principali:

  • Di solito le posizioni di vendita allo scoperto sono speculative e vengono mantenute solo per brevi periodi, quindi non hanno granché la possibilità di impattare il prezzo di un’azione sul lungo termine. Esistono delle azioni su cui i grandi fondi di investimento mantengono posizioni short per lungo termine, il che ci porta al secondo punto di questo elenco.
  • Le azioni di una società sono detenute in minima parte, alle volte nemmeno in minima parte, dalla società stessa. Sono gli azionisti, cioè gli investitori, che possono guadagnare da un rialzo del valore di un titolo o da un ribasso.  Le società ottengono liquidità il giorno in cui si quotano in Borsa, vendendo le loro azioni sul mercato. Da quel giorno, le oscillazioni del titolo interessano le persone che lo hanno acquistato.

Questo è un concetto su cui spesso gli investitori meno esperti non hanno le idee molto chiare. L’andamento di un’azione in Borsa non è una diretta fonte di ricavi o perdite per la società, se non per la minima parte di azioni proprie che l’azienda può avere in portafoglio. Per altro c’è un limite di legge, in quasi tutte le nazioni, alla percentuale di azioni proprie che una società può detenere.

Non solo, ma in tantissimi casi la vendita allo scoperto non avviene nemmeno sulle azioni vere e proprie di un’azienda. Spesso gli investitori preferiscono usare dei derivati, come i CFD, per condurre questo tipo di operazione con meno costi e per approfittare della leva finanziaria. Usando un broker di CFD come XTB, ad esempio, puoi investire allo scoperto fisse e puoi approfittare di una leva fino a 1:30. Essendo un broker di CFD, le operazioni degli utenti non influenzano la quotazione di Borsa dei titoli.

Lo short selling danneggia i mercati?

Abbiamo detto che di solito l’andamento del prezzo di un’azione non è un problema che riguarda l’azienda, ma i suoi azionisti. Ora potresti pensare che il problema si sia soltanto spostato e che la vendita allo scoperto possa danneggiare i risparmiatori e gli investitori. In realtà anche questa affermazione è sbagliata.

Tanto per cominciare dobbiamo ribadire il primo punto, cioè che nella grande maggioranza dei casi le posizioni di vendita allo scoperto vengono mantenute solo per brevi periodi. Come seconda cosa, dobbiamo ricordare il concetto di efficienza di un mercato.

Un mercato è efficiente quando il prezzo a cui vengono negoziati i beni o gli asset che ne fanno parte riflette il loro effettivo valore. Se gli investitori non avessero fiducia nel fatto che le azioni vengono scambiate ad un prezzo equo, smetterebbero semplicemente di comprarle. Affinché un mercato possa essere efficiente è necessario che la legge di domanda e offerta possa fare il suo corso.

In un mercato libero gli investitori devono poter comprare e vendere gli strumenti come più ritengono opportuno, in modo da portare il prezzo di ogni strumento al suo equo valore di mercato. La vendita allo scoperto aiuta a raggiungere questo equilibrio, facendo sì che i titoli sopravvalutati vengano negoziati a un prezzo più equo.

Di fatto lo short selling rende più alti i volumi di scambio, aggiunge liquidità e profondità al mercato. Il fatto che le azioni possano anche essere vendute allo scoperto garantisce più trasparenza nei prezzi e rende i mercati più efficienti giorno per giorno.

 

Vendita allo scoperto vietata

Vendere allo scoperto è legale in Italia, in tutta Europa e negli Stati Uniti. Non è invece permesso il naked short selling, cioè la vendita allo scoperto di azioni o altri strumenti finanziari senza garanzie. Le garanzie possono essere:

  • Nel caso della vendita allo scoperto degli strumenti finanziari veri e propri, il fatto di averli presi in prestito prima di venderli sul mercato;
  • Nel caso dei CFD, la cifra che dobbiamo bloccare sul nostro account quando apriamo la posizione affinché l’accordo tra noi e il nostro broker sia valido.

Di tanto in tanto si sente anche parlare di “blocco dello short selling“, quando la Consob o un’altra autorità finanziaria decide di bloccare la vendita allo scoperto su certe azioni. Questo succede, di solito, quando il prezzo di un’azione sta calando rapidamente e le autorità vogliono evitare che qualcuno provi a manipolare i prezzi vendendo all’improvviso allo scoperto una grande quantità di azioni.

Il parere degli esperti su questo tipo di provvedimenti è causa di forti dibattiti. Alcuni sono favorevoli al blocco in quanto lo ritengono una tutela per gli investitori, mentre altri pensano che si tratti di un intervento manipolativo che impedisce a chi investe in Borsa di avere la certezza della trasparenza dei prezzi.

I dati raccolti dallo European Systemic Risk Board rivelano che in realtà il blocco dello short selling è spesso stato inutile e talvolta controproducente. Gran parte delle azioni su cui è stato imposto questo tipo di provvedimenti sono poi calate a picco, le aziende sono fallite in ogni caso e gli investitori che avevano il titolo in portafoglio sono comunque stati penalizzati.

Come imparare a vendere allo scoperto

Se utilizzata con saggezza, la vendita allo scoperto è uno strumento utile da inserire nelle proprie strategie di investimento. Come tutte le strategie avanzate per giocare in Borsa, il nostro consiglio è di applicarla al denaro reale solo dopo aver fatto pratica con i suoi meccanismi.

Puoi esercitarti nello short selling senza correre rischi usando il conto demo di eToro. Subito dopo esserti registrato riceverai 100.000$ virtuali con cui negoziare tutti gli strumenti presenti sulla piattaforma, in modo da metterti alla prova sui mercati senza usare il tuo capitale. Il conto demo è gratuito e non prevede limiti di tempo.

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Conclusioni

Vendere allo scoperto si può, perché è legale, e conviene, perché ti permette di volgere a tuo favore anche le fasi di calo del mercato.

Ovviamente è necessario prendere confidenza con questo strumento, sfruttando adeguatamente gli indicatori di analisi e tutte le opportunità offerte dalle migliori piattaforme di trading CFD.

Per farlo, i conti demo rimangono una scelta obbligata, dal momento che sono privi di rischi e di vincoli. Solo una volta capite le dinamiche della vendita allo scoperto, allora, potrai dedicarti ai mercati reali cercando di sfruttare sia i momenti di crescita, sia i cali di prezzo.

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    FAQ

    Cosa significa “vendere allo scoperto”?

    Significa vendere uno strumento finanziario che non si è acquistato in precedenza. Il trader vende uno strumento che ha preso in prestito, dopodiché lo riacquista e lo restituisce. L’obiettivo è acquistare ad un prezzo più basso di quello a cui si è venduto, guadagnando da un ribasso.

    Vendere allo scoperto è legale?

    La vendita allo scoperto è completamente legale se il trader vende degli strumenti che ha preso in prestito. Invece non è legale il naked short selling, cioè la vendita di strumenti che l’investitore non possiede e non ha noleggiato.

    É eticamente sbagliato vendere allo scoperto?

    Assolutamente no. La vendita allo scoperto mantiene in azione i meccanismi di domanda e offerta che regolano i mercati finanziari, aumenta i volumi di scambio e aiuta i mercati a prezzare gli asset in un modo più equo ed efficiente.

    Cos’è uno “short squeeze”?

    Se chi vende allo scoperto non riesce a trovare abbastanza azioni sul mercato per poter coprire la sua posizione, deve necessariamente offrire un prezzo più alto. Se i compratori non sono ancora disposti a vendere, il prezzo si alza ulteriormente e così via finché la posizione non è coperta.

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